EVANGELII GAUDIUM - page 33

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38. È importante trarre le conseguenze pasto-
rali dall’insegnamento conciliare, che raccoglie
un’antica convinzione della Chiesa. Anzitutto
bisogna dire che nell’annuncio del Vangelo è
necessario che vi sia una adeguata proporzione.
Questa si riconosce nella frequenza con la qua-
le si menzionano alcuni temi e negli accenti che
si pongono nella predicazione. Per esempio, se
un parroco durante un anno liturgico parla dieci
volte sulla temperanza e solo due o tre volte sulla
carità o sulla giustizia, si produce una spropor-
zione, per cui quelle che vengono oscurate sono
precisamente quelle virtù che dovrebbero essere
più presenti nella predicazione e nella catechesi.
Lo stesso succede quando si parla più della legge
che della grazia, più della Chiesa che di Gesù Cri-
sto, più del Papa che della Parola di Dio.
39. Così come l’organicità tra le virtù impe-
disce di escludere qualcuna di esse dall’ideale
cristiano, nessuna verità è negata. Non bisogna
mutilare l’integralità del messaggio del Vangelo.
Inoltre, ogni verità si comprende meglio se la si
mette in relazione con l’armoniosa totalità del
messaggio cristiano, e in questo contesto tutte le
verità hanno la loro importanza e si illuminano
reciprocamente. Quando la predicazione è fedele
al Vangelo, si manifesta con chiarezza la centrali-
e del prossimo. Egli infatti non ha bisogno dei nostri sacrifici,
ma vuole che essi gli vengano offerti per la nostra devozione e
a vantaggio del prossimo. Perciò la misericordia, con la quale si
soccorre la miseria altrui, è un sacrificio a lui più accetto, assicu-
rando esso più da vicino il bene del prossimo ».
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