29
Ma lâobiettivo di questi processi partecipativi non
sarà principalmente lâorganizzazione ecclesiale,
bensì il sogno missionario di arrivare a tutti.
32.âDal momento che sono chiamato a vive-
re quanto chiedo agli altri, devo anche pensare a
una conversione del papato. A me spetta, come
Vescovo di Roma, rimanere aperto ai sugge-
rimenti orientati ad un esercizio del mio mini-
stero che lo renda più fedele al significato che
Gesù Cristo intese dargli e alle necessità attuali
dellâevangelizzazione. Il Papa Giovanni Paolo II
chiese di essere aiutato a trovare « una forma di
esercizio del primato che, pur non rinunciando
in nessun modo allâessenziale della sua missione,
si apra ad una situazione nuova ».
35
Siamo avan-
zati poco in questo senso. Anche il papato e le
strutture centrali della Chiesa universale hanno
bisogno di ascoltare lâappello ad una conversione
pastorale. Il Concilio Vaticano II ha affermato
che, in modo analogo alle antiche Chiese patriar-
cali, le Conferenze episcopali possono « portare
un molteplice e fecondo contributo, acciocché il
senso di collegialità si realizzi concretamente ».
36
Ma questo auspicio non si è pienamente realiz-
zato, perché ancora non si è esplicitato sufficien-
temente uno statuto delle Conferenze episcopali
che le concepisca come soggetti di attribuzioni
35
âLett. enc.
Ut unum sint
(25 maggio 1995), 95:
AAS
87
(1995), 977-978.
36
âC
onc
. E
cum
. V
at
. II, Cost. dogm. sulla Chiesa
Lumen
gentium
, 23.