EVANGELII GAUDIUM - page 122

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infastidito o oppresso, e chiudersi; altra tenta-
zione molto comune è iniziare a pensare quello
che il testo dice agli altri, per evitare di applicarlo
alla propria vita. Accade anche che uno inizia a
cercare scuse che gli permettano di annacquare il
messaggio specifico di un testo. Altre volte rite-
niamo che Dio esiga da noi una decisione troppo
grande, che non siamo ancora in condizione di
prendere. Questo porta molte persone a perde-
re la gioia dell’incontro con la Parola, ma questo
vorrebbe dire dimenticare che nessuno è più pa-
ziente di Dio Padre, che nessuno comprende e sa
aspettare come Lui. Egli invita sempre a fare un
passo in più, ma non esige una risposta comple-
ta se ancora non abbiamo percorso il cammino
che la rende possibile. Semplicemente desidera
che guardiamo con sincerità alla nostra esisten-
za e la presentiamo senza finzioni ai suoi occhi,
che siamo disposti a continuare a crescere, e che
domandiamo a Lui ciò che ancora non riusciamo
ad ottenere.
In ascolto del popolo
154. Il predicatore deve anche porsi in ascolto
del popolo
, per scoprire quello che i fedeli hanno
bisogno di sentirsi dire. Un predicatore è un con-
templativo della Parola ed anche un contempla-
tivo del popolo. In questo modo, egli scopre «  le
aspirazioni, le ricchezze e i limiti, i modi di pre-
gare, di amare, di considerare la vita e il mondo,
che contrassegnano un determinato ambito uma-
no  », prestando attenzione al « popolo concreto
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