Lumen Fidei - page 74

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no Celso rimproverava ai cristiani quello che a
lui pareva un’illusione e un inganno: pensare che
Dio avesse creato il mondo per l’uomo, ponen-
dolo al vertice di tutto il cosmo. Si chiedeva al-
lora: « Perché pretendere che [l’erba] cresca per
gli uomini, e non meglio per i più selvatici degli
animali senza ragione? »,
46
« Se guardiamo la ter-
ra dall’alto del cielo, che differenza offrirebbero
le nostre attività e quelle delle formiche e delle
api? ».
47
Al centro della fede biblica, c’è l’amore di
Dio, la sua cura concreta per ogni persona, il suo
disegno di salvezza che abbraccia tutta l’umani-
tà e l’intera creazione e che raggiunge il vertice
nell’Incarnazione, Morte e Risurrezione di Gesù
Cristo. Quando questa realtà viene oscurata, vie-
ne a mancare il criterio per distinguere ciò che
rende preziosa e unica la vita dell’uomo. Egli per-
de il suo posto nell’universo, si smarrisce nella
natura, rinunciando alla propria responsabilità
morale, oppure pretende di essere arbitro asso-
luto, attribuendosi un potere di manipolazione
senza limiti.
55. La fede, inoltre, nel rivelarci l’amore di Dio
Creatore, ci fa rispettare maggiormente la natu-
ra, facendoci riconoscere in essa una grammatica
da Lui scritta e una dimora a noi affidata perché
sia coltivata e custodita; ci aiuta a trovare modelli
di sviluppo che non si basino solo sull’utilità e
sul profitto, ma che considerino il creato come
46
 O
rigene
,
Contra Celsum
,
IV, 75:
SC
136, 372.
47
Ibid.
, 85:
SC
136, 394.
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...88
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