GIOVANNI PAOLO II
UDIENZA GENERALE
Mercoledì, 9 luglio 1997
L'Assunzione di Maria nella tradizione della Chiesa (Lc 1, 41b-42.45).
1. La perenne e corale tradizione della Chiesa evidenzia come l'Assunzione di Maria rientri nel disegno divino e sia radicata nella singolare partecipazione di Maria alla missione del Figlio. Già nel primo millennio gli autori sacri si esprimono in questo senso.
Testimonianze, in verità appena abbozzate, si trovano in sant'Ambrogio, sant'Epifanio, Timoteo di Gerusalemme. San Germano di Costantinopoli (+733) pone sulla bocca di Gesù, che si appresta a condurre sua madre in cielo, queste parole: "Bisogna che dove sono io, anche tu vi sia, madre inseparabile dal tuo Figlio . . ." (San Germano di Costantinopoli, Homil. 3 in Dormitionem, PG 98,360).
La medesima tradizione ecclesiale, inoltre, vede nella maternità divina la ragione fondamentale dell'Assunzione.
Di tale convinzione troviamo una traccia interessante in un racconto apocrifo del V secolo, attribuito allo Pseudo-Melitone. L'autore immagina Cristo che interroga Pietro e gli Apostoli sulla sorte meritata da Maria e da essi ottiene questa risposta: "Signore, hai scelto questa tua serva perché divenga per te una residenza immacolata . . . E' sembrato dunque giusto a noi tuoi servi che, come dopo aver vinto la morte, tu regni nella gloria, tu risusciti il corpo di tua madre e la conduca con te, gioiosa, nel cielo" (Pseudo-Melitone, De transitu Virginis Mariae, 16, PG 5,1238). Si può pertanto affermare che la divina maternità, che ha reso il corpo di Maria la residenza immacolata del Signore, ne fonda il destino glorioso.
2. San Germano sostiene in un testo ricco di poesia che è l'affetto di Gesù per sua Madre ad esigere il ricongiungimento in cielo di Maria con il divin Figlio: "Come un bambino cerca e desidera la presenza di sua madre, e come una madre ama vivere in compagnia di suo figlio, anche per te, il cui amore materno per tuo Figlio e Dio non lascia dubbi, era conveniente che tu ritornassi verso di lui. E non era conveniente che, in ogni modo, questo Dio che provava per te un amore veramente filiale, ti prendesse in sua compagnia?" (Hom. 1 in Dormitionem, PH 98, 347). In un altro testo, il venerando autore integra l'aspetto privato del rapporto tra Cristo e Maria, con la dimensione salvifica della maternità, sostenendo che: "Bisognava che la madre della Vita condividesse l'abitazione della Vita" (Ibid., PG 98, 348).
3. Secondo alcuni Padri della Chiesa, un altro argomento che fonda il privilegio dell'Assunzione è desunto dalla partecipazione di Maria all'opera della redenzione. San Giovanni Damasceno sottolinea il rapporto fra la partecipazione alla Passione e la sorte gloriosa: "Bisognava che colei che aveva visto suo Figlio sulla croce e ricevuto in pieno cuore la spada del dolore . . . contemplasse questo Figlio assiso alla destra del Padre" (Hom. 2, PG 96, 741). Alla luce del Mistero pasquale, appare in modo particolarmente chiaro l'opportunità che, insieme col Figlio, anche la Madre fosse glorificata dopo la morte.
Il Concilio Vaticano II, ricordando nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa il mistero dell'Assunzione, attira l'attenzione sul privilegio dell'Immacolata Concezione: proprio perché "preservata immune da ogni macchia di colpa originale" (Lumen Gentium, 59), Maria non poteva rimanere come gli altri uomini nello stato di morte sino alla fine del mondo. L'assenza del peccato originale e la santità, perfetta sin dal primo momento dell'esistenza, esigevano per la Madre di Dio la piena glorificazione della sua anima e del suo corpo.
4. Guardando al mistero dell'Assunzione della Vergine è possibile comprendere il piano della Provvidenza divina relativa all'umanità: dopo Cristo, Verbo incarnato, Maria è la creatura umana che realizza per prima l'ideale escatologico, anticipando la pienezza della felicità, promessa agli eletti mediante la risurrezione dei corpi.
Nell'Assunzione della Vergine, possiamo vedere anche la volontà divina di promuovere la donna.
In analogia a quanto era avvenuto all'origine del genere umano e della storia della salvezza, nel progetto di Dio l'ideale escatologico doveva rivelarsi non in un individuo, ma in una coppia. Perciò nella gloria celeste, accanto a Cristo risorto, c'è una donna risuscitata, Maria: il nuovo Adamo e la nuova Eva, primizie della risurrezione generale dei corpi dell'intera umanità.
La condizione escatologica di Cristo e quella di Maria non vanno certo poste sullo stesso piano. Maria, nuova Eva, ha ricevuto da Cristo, nuovo Adamo, la pienezza di grazia e di gloria celeste, essendo stata risuscitata mediante lo Spirito Santo dal potere sovrano del Figlio.
5. Quantunque succinte, queste note ci permettono di porre in luce che l'Assunzione di Maria rivela la nobiltà e la dignità del corpo umano.
Di fronte alle profanazioni e all'avvilimento cui la moderna società sottopone non di rado, in particolare, il corpo femminile, il mistero dell'Assunzione proclama il destino soprannaturale e la dignità di ogni corpo umano, chiamato dal Signore a diventare strumento di santità e a partecipare alla sua gloria.
Maria è entrata nella gloria perché ha accolto nel suo seno verginale e nel suo cuore il Figlio di Dio. Guardando a Lei, il cristiano impara a scoprire il valore del proprio corpo e a custodirlo come tempio di Dio, nell'attesa della risurrezione.
L'Assunzione, privilegio concesso alla Madre di Dio, costituisce così un immenso valore per la vita e il destino dell'umanità.
J'accueille avec plaisir les pèlerins de langue française, en particulier les groupes paroissiaux, à qui je souhaite une bonne découverte de Rome.
À chacun d'entre vous, mes chers amis, je donne de grand cœur ma Bénédiction apostolique !
I extend a cordial welcome to the Venerable Dada Vaswani and the group of Hindu visitors from Bombay, India. Upon all the English-speaking pilgrims, especially the groups from England, Scotland, Ireland, Indonesia, Canada and the United States, I invoke the joy and peace of Jesus Christ our Saviour.
Mit diesen Gedanken grüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher sehr herzlich. Besonders heiße ich die Lehrkräfte des Werner-von-Siemens-Gymnasiums aus Regensburg willkommen. Einen herzli-chen Gruß richte ich auch an die zahlreichen Schüler- und Jugendgrup-pen. Wie der Papst heute in die Berge geht, so wünsche ich auch Euch erholsame Sommerferien in Gottes schöner Natur und bei der Bewunde-rung der kulturellen Reichtümer. Euch allen und Euren Angehörigen zu Hause sowie den über Radio Vatikan und das Fernsehen mit uns verbundenen Gläubigen erteile ich von Herzen den Apostolischen Segen.
Con afecto saludo ahora a todos los peregrinos de lengua española; en particular, al Señor Cardenal Luis Aponte, Arzobispo de San Juan de Puerto Rico, a las Religiosas Misioneras "Corazón de María", a los estudiantes de la Pontificia Universidad Católica del Ecuador y a la coral "Don Bosco" del Uruguay, así como a los demás grupos venidos de España, México, Colombia, Bolivia, Chile y Puerto Rico. Que la Madre de Dios, asunta en cuerpo y alma a los cielos, proteja vuestras familias y comunidades y os acompañe siempre. Con estos deseos, imparto de corazón a todos la Bendición Apostólica.
Irmãos e irmãs de língua portuguesa, as minhas afectuosas saudações para todos os presentes, com menção especial para os grupos das paróquias de Nossa Senhora da Conceição, na Amadora, de Nossa Senhora do Carmo, em Campinas, e de Santo António na Catedral de Lins - São Paulo. Obrigado pela vossa visita e pelas orações com que me lembrais ao Senhor. Para vós, vossas famílias e comunidades paroquiais, desejo a mais perfeita e santa felicidade em Jesus Cristo, ao dar-vos a Bênção Apostólica.
Traduzione italiana del saluto in lingua neerlandese
Ora saluto voi, tutti, pellegrini provenienti dal Belgio e dai Paesi Bassi, e vi ringrazio per la vostra presenza. Auguro che la visita ai luoghi sacri, che ricordano la storia del cristianesimo, vi renda più consapevoli della inestimabile ricchezza della fede, che molti martiri e santi hanno testimoniato concretamente proprio qui. Che il vostro pellegrinaggio rafforzi la vostra dedizione alla vita ecclesiale nel vostro paese.
Di cuore imparto la Benedizione Apostolica.
Traduzione italiana del saluto in lingua lituana
Saluto i pellegrini giunti dalla Lituania. Carissimi Fratelli e Sorelle, auguro a voi, presenti in questa udienza, ai vostri cari e alla vostra Patria, ogni bene nel nome di Cristo, nostro Salvatore. Che la prosperità e la gioia accompagnino i vostri sforzi quotidiani per la felicità ed il benessere del vostro Paese!
Imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica a tutti gli abitanti della Lituania, soprattutto ai bambini, agli ammalati ed a coloro che soffrono. Sia lodato Gesù Cristo.
Traduzione italiana del saluto in lingua croata
Cari pellegrini croati, vi do il mio benvenuto!
Il ritorno della libertà e della democrazia nella vostra Patria ha permesso nuovamente alla Chiesa di insegnare la religione non soltanto negli edifici ecclesiastici, ma anche nelle scuole. Ciò fa parte integrante di un unico ed armonico processo di catechesi. Il partecipare attivamente a tale insegnamento religioso sia nella Parrocchia che nella scuola, attraverso la scelta dell'ora di religione, come materia scolastica, manifestano il grado della maturità e della coscienza cristiana sia dei genitori, primi maestri della fede dei figli, sia degli stessi alunni, che si stanno preparando per la vita.
Su ciascuno di voi qui presenti e sulle vostre famiglie invoco l'aiuto di Dio e di cuore imparto la mia Benedizione.
Siano lodati Gesù e Maria!
Traduzione italiana del saluto in lingua ceca
Cari pellegrini di Sokolov, Vsetín e Veselí sul Morava!
L'Europa è debitrice a San Benedetto, la cui festa celebreremo l'11 luglio, per il consolidamento della fede e della cultura. Tutta la sua spiritualità e il suo programma di vita si possono riassumere con tre parole: Ora et labora!
Per voi cantori di Sokolov aggiungo: e loda il Signore con canti di gioia!
Vi benedico di cuore insieme a tutti i vostri cari in Patria!
Sia lodato Gesù Cristo!
Traduzione italiana del saluto in lingua slovacca
Saluto di cuore i pellegrini slovacchi da Nitra e Komárno, da Filakovo e Prašice, come anche la schola cantorum Gregorius da Svätý Jur pri Bratislave.
Cari fratelli e sorelle. Il vostro pellegrinaggio a Roma certamente vi rafforzerà nella speranza cristiana. Le tombe dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che si trovano qui, non sono dei monumenti che segnano annientamento dell'esistenza umana. Esse parlano della vita eterna con Cristo, della quale gli Apostoli godono già e verso la quale noi siamo incamminati. Siate forti in questa speranza! Non vendete la felicità eterna con Cristo per un po' di felicità fallace senza Cristo. In questa speranza vi conforti anche la Vergine Assunta in cielo e la mia Benedizione Apostolica, che di cuore imparto a voi e a tutti i vostri cari.
Sia lodato Gesù Cristo!
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Rivolgo un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua italiana, in particolare al gruppo di sacerdoti della Diocesi di Brescia, che celebrano il quarantesimo anniversario di Ordinazione presbiterale, come pure al gruppo di sacerdoti e laici dell'Arcidiocesi di Taranto, accompagnati dal loro Arcivescovo, Monsignor Benigno Luigi Papa. Carissimi, mentre vi ringrazio per la partecipazione, mi associo volentieri alla vostra letizia, invocando su di voi una rinnovata effusione di favori e doni celesti per un sempre più generoso servizio ecclesiale.
Saluto anche il gruppo di ministranti provenienti da diverse diocesi d'Italia, che in questi mesi sostituiscono gli alunni del Preseminario nel servizio liturgico nella Basilica di San Pietro. Auspico di cuore che questa singolare esperienza valga a rafforzare il loro impegno di generosa e fedele adesione a Gesù.
Saluto, poi, i partecipanti al Meeting di Missiologia, organizzato dal Centro Internazionale di animazione missionaria della Pontificia Università Urbaniana, augurando loro di poter diffondere con coraggio, alle soglie del terzo millennio, la novità del perenne messaggio salvifico portato da Cristo.
Infine, saluto i membri del Consiglio Nazionale Forense, come pure i ragazzi bielorussi, ospiti della parrocchia Santa Croce di Macerata, e gli ucraini ospiti, della Parrocchia sant'Andrea Apostolo in Griciniano (Caserta). Vi ringrazio, carissimi, per la vostra presenza ed invoco volentieri su di voi e sui vostri cari copiosi doni delle benevolenza divina.
Il mio pensiero, quindi, va come di consueto ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli. Dopodomani celebreremo la festa liturgica di san Benedetto, patrono d'Europa.
Pensando alla figura di questo grande maestro di vita spirituale, invito voi, cari giovani, ad approfittare del tempo estivo per fare spazio alla lettura ed alla meditazione della Sacra Scrittura.
Anche voi, cari malati, potrete ricavare dalla Parola di Dio un valido conforto nella sofferenza. E voi, cari sposi novelli, non fate mancare nella vostra vita quotidiana i momenti della lode e del ringraziamento a Dio, che ha fatto di voi un segno privilegiato del suo amore.
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