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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ALUNNI DELL'ALMO COLLEGIO CAPRANICA

Cappella Matilde - Venerdì, 20 gennaio 1984

 

Carissimi superiori e alunni dell’“Almo Collegio Capranica”!

Sono molto lieto che anche quest’anno ci ritroviamo intorno all’altare del Signore, alla vigilia della memoria liturgica di sant’Agnese, vostra celeste Patrona, per offrire il Divin Sacrificio, e per scambiare i reciproci sentimenti di affetto e di fraternità.

Vi ringrazio sentitamente per la vostra presenza e vi porgo il mio più cordiale saluto. Desidero salutare in primo luogo il nuovo Rettore del Collegio, Monsignor Luciano Pacomio, e tutti voi, cari giovani, che vi preparate con amore e con serietà al sacerdozio.

Vi trovate in un periodo della vostra vita assai importante; infatti, voi vi state preparando al domani, riflettendo, nella preghiera, nel raccoglimento, nello studio appropriato, per maturare le vostre scelte definitive, per scoprire – seguendo le indicazioni dei superiori – se il Signore vi ha veramente chiamati alla vita sacerdotale.

Durante e per mezzo del Sacrificio eucaristico chiediamo insieme a Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote, per l’intercessione della martire sant’Agnese, la grazia della generosità. L’umanità di oggi, culturalmente evoluta, ma moralmente a disagio per i vari e forti motivi politici, sociali, ideologici e culturali, senza ambizioni e senza timori, sente il bisogno di sacerdoti integri e coraggiosi, profondamente convinti della Verità cristiano-cattolica e fervorosi nello spirito, sensibili alle sofferenze degli uomini e ad essi totalmente disponibili, per la loro eterna salvezza. Così dovrete essere voi, con l’aiuto del Signore! Questa generosità, che già fin d’ora vi rende felici e intrepidi, io vi auguro di cuore e chiedo per voi!

La Settimana di preghiera per l’unità delle Chiese, che stiamo celebrando, mi offre lo spunto per esortarvi ad essere diligenti e assidui nello studio della Verità rivelata da Cristo e insegnata dal Magistero della Chiesa, e nello stesso tempo anche seriamente impegnati nell’opera della vostra personale santificazione, nell’esercizio dell’umiltà, della carità e della povertà, per sentire con la Chiesa e vivere con coerenza e sincerità la sua cattolicità.

Questo è l’auspicio che formulo per voi: essere “vangeli viventi” nell’unità della verità e della carità! Cristo eucaristico, che tra poco sarà presente con noi e in voi, vi illumini e vi guidi in questo programma di vita!

Vi protegga la sua Madre santissima, Madre della nostra vocazione, Madre del nostro sacerdozio.

 

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