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GIOVANNI PAOLO II

UDIENZA GENERALE

Mercoledì, 10 settembre 1997

 

Maria, modello della Chiesa nel culto divino (Lc 1, 46-48).

1. Nell'Esortazione apostolica Marialis cultus il Servo di Dio Paolo VI di venerata memoria presenta la Vergine come modello della Chiesa nell'esercizio del culto. Tale affermazione costituisce quasi un corollario della verità che indica in Maria il paradigma del Popolo di Dio nella via della santità: "L'esemplarità della beata Vergine in questo campo deriva dal fatto che ella è riconosciuta eccellentissimo modello della Chiesa nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo, cioè di quelle disposizioni interiori con cui la Chiesa, sposa amatissima, strettamente associata al suo Signore, lo invoca e, per mezzo di lui, rende il culto all'Eterno Padre" (Paolo VI, Marialis Cultus, n. 16).

2. Colei che nell'Annunciazione ha manifestato totale disponibilità al progetto divino rappresenta per tutti i credenti un modello sublime di ascolto e di docilità alla Parola di Dio.

Rispondendo all'angelo: "Avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 38) e dichiarandosi pronta a compiere in modo perfetto la volontà del Signore, Maria entra a giusto titolo nella beatitudine proclamata da Gesù: "Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano!" (Lc 11, 28).

Con tale atteggiamento, che abbraccia la sua intera esistenza, la Vergine indica la via maestra dell'ascolto della Parola del Signore, momento essenziale del culto, diventato tipico della liturgia cristiana. Il suo esempio fa comprendere che il culto non consiste innanzitutto nell'esprimere i pensieri e i sentimenti dell'uomo, ma nel porsi in ascolto della Parola divina per conoscerla, assimilarla e renderla operativa nella vita quotidiana.

3. Ogni celebrazione liturgica è memoriale del mistero di Cristo nella sua azione salvifica per l'intera umanità, e intende promuovere la partecipazione personale dei fedeli al Mistero pasquale riespresso ed attualizzato nei gesti e nelle parole del rito.

Maria è stata testimone degli eventi della salvezza nel loro svolgersi storico, culminato nella morte e risurrezione del Redentore, ed ha conservato "tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2, 19).

Ella non si limitava ad essere presente ai singoli eventi, ma cercava di coglierne il significato profondo, aderendo con tutta l'anima a quanto in essi misteriosamente si compiva.

Maria appare, pertanto, come supremo modello di partecipazione personale ai divini misteri. Ella guida la Chiesa nella meditazione del mistero celebrato e nella partecipazione all'evento di salvezza, promuovendo nei fedeli il desiderio di un intimo coinvolgimento personale con Cristo per cooperare con il dono della propria vita alla salvezza universale.

4. Maria costituisce, altresì, il modello della preghiera della Chiesa. Con ogni probabilità Maria era raccolta in preghiera, quando l'angelo Gabriele entrò nella casa di Nazaret e la salutò. Tale contesto di preghiera ha certamente sostenuto la Vergine nella sua risposta all'angelo e nella generosa adesione al mistero dell'Incarnazione.

Nella scena dell'Annunciazione, gli artisti quasi sempre hanno raffigurato Maria in atteggiamento orante. Ricordiamo fra tutti il Beato Angelico. Ne proviene alla Chiesa e ad ogni credente l'indicazione del clima che deve presiedere allo svolgimento del culto.

Possiamo poi aggiungere che Maria rappresenta per il Popolo di Dio il paradigma di ogni espressione della sua vita di preghiera. In particolare, Ella insegna ai cristiani come rivolgersi a Dio per invocarne l'aiuto e il sostegno nella varie situazioni della vita.

La sua materna intercessione alle nozze di Cana e la sua presenza nel Cenacolo accanto agli Apostoli in preghiera nell'attesa della Pentecoste suggeriscono che la preghiera di domanda è una forma essenziale di cooperazione allo sviluppo dell'opera salvifica nel mondo. Seguendo il suo modello, la Chiesa impara ad essere audace nel chiedere, a perseverare nelle sue intercessioni e, soprattutto, ad implorare il dono dello Spirito Santo (cfr Lc 11, 13).

5. La Vergine costituisce, altresì, per la Chiesa il modello nella partecipazione generosa al sacrificio.

Nella presentazione di Gesù al tempio e, soprattutto, ai piedi della croce, Maria compie il dono di sé che l'associa quale Madre alla sofferenza ed alle prove del Figlio. Così nella vita quotidiana come nella Celebrazione eucaristica la "Vergine offerente" (Paolo VI, Marialis cultus, 20) incoraggia i cristiani ad "offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo" (1 Pt 2, 5).


Riportiamo le espressioni di saluto rivolte dal Santo Padre, in diverse lingue, ai gruppi di pellegrini presenti all'Udienza Generale di questa mattina:

J'accueille avec plaisir les pèlerins de langue française, notamment le groupe venu du Cameroun. Je souhaite à chacun d'entre vous une bonne découverte de Rome et, bien volontiers, je vous donne ma Bénédiction apostolique !

I am pleased to greet the participants in the Colloquium sponsored by the International Council of Christians and Jews: may your discussions and reflections lead to ever greater understanding, respect and cooperation between followers of the Jewish and Christian faiths. Upon all the English-speaking pilgrims, especially those from England, South Africa, Australia, Japan, Canada and the United States, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ.

Mit dieser kurzen Betrachtung begrüße ich Euch, liebe Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache, die Ihr nach Rom gekommen seid, um die Gräber der Märtyrer und der Heiligen zu besuchen, die nach dem Vorbild Mariens wahrhaftige Hörer des Wortes gewesen sind. Insbesondere heiße ich die Teilnehmer an der Diözesanwallfahrt der Kirchenchöre im Bistum Passau sowie die anderen Chöre willkommen. Euch allen und Euren Angehörigen in der Heimat sowie den mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbundenen Gläubigen erteile ich gerne den Apostolischen Segen.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en especial a las Hermanas Mercedarias de la Caridad, reunidas en Asamblea General, así como a los diversos grupos venidos de España, México, Uruguay, Argentina y Colombia. Saludo también a la tripulación del Buque Escuela "Gloria" de la Marina militar colombiana. Que el ejemplo de la Virgen María os ayude a participar más intensamente en el culto que la Iglesia ofrece a Dios. A todos os imparto con afecto la Bendición Apostólica. Muchas gracias.

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente um grupo de visitantes do Brasil. Grato pela vossa presença, desejo-vos todo o bem, paz e prosperidade para as vossas famílias. Ao pedir-vos que rezeis pela minha próxima Viagem Pastoral ao Brasil, para o Encontro com as Famílias, imploro para todos, por Nossa Senhora, a proteção do Altíssimo com a minha Bênção.

Traduzione italiana del saluto in lingua neerlandese

Adesso vorrei salutare i pellegrini belgi e neerlandesi.

La vostra visita alle tombe degli Apostoli sia una buona occasione per un rinnovamento interiore, affinché cresca la concordia nelle vostre famiglie e nelle vostre comunità ecclesiali, per il bene di ciascuno di voi, e per la promozione della giustizia e della pace, nello spirito del Vangelo di Gesù Cristo. Di cuore imparto la Benedizione Apostolica.

Traduzione italiana del saluto in lingua ceca

Porgo il benvenuto ai pellegrini provenienti da Letovice e da Boskovice.

Possa questo vostro pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo rinvigorire la vostra fede e l'amore per la Chiesa di Cristo e accrescere in voi il desiderio di perfezione spirituale. Con questi voti, con amore paterno nel cuore, vi benedico.

Sia lodato Gesù Cristo!

Traduzione italiana del saluto in lingua slovacca

Sono contento di poter salutare i pellegrini slovacchi da Bratislava e Nitra, da Grinava e Limbach.

Cari fratelli e sorelle, vi state preprando a celebrare la Vostra principale Patrona, la Madre Addolorata. Quando due anni fa a Sastin ho deposto la corona d'oro sul suo capo, vi ho detto che "Lei desidera che l'accogliate nella vostra casa, in ogni casa slovacca, nella vita di tutta la nazione". Lo stesso vi dico anche oggi: siate popolo mariano, perché possiate appartenere meglio a Cristo. Perciò imparto la mia Benedizione Apostolica a voi e a tutta la Slovacchia. Sia lodato Gesù Cristo.

Traduzione italiana del saluto in lingua sloveno

Saluto i partecipanti al Simposio «Škof Tomaz Hren», organizzato dall'Accademia teologica slovena a Roma. Tomaz Hren è stato Vescovo di Ljubljana in Slovenia nel cruciale periodo all'inizio del XVII secolo. Nello spirito del Concilio di Trento si è impegnato per la formazione ed educazione del clero come pure nella liturgia, favorendo il canto liturgico e le devozioni popolari. Filialmente fedele alla Santa Sede, ha cercato di comunicare tale fedeltà anche ai suoi fedeli. Allo stesso tempo ha favorito la cultura nazionale secondo il suo programma "Terret labor, aspice praemium". Vi imparto la mia Benedizione con l'auspicio che la Chiesa in Slovenia rimanga fedele a Cristo e al Suo Vangelo e possa compiere con rinnovato slancio spirituale la propria missione apostolica.

Traduzione italiana del saluto in lingua romeno

Rivolgo un cordiale benvenuto al gruppo di pellegrini provenienti dalla Romania.

Carissimi, la visita alle tombe degli Apostoli e dei martiri romani vi siano di stimolo per un sempre più generoso impegno di testimonianza cristiana nella vostra Patria.

Con questo auspicio di cuore benedico voi e le vostre famiglie.

Traduzione italiana del saluto in lingua ungherese

Vi saluto cordialmente, cari pellegrini ungheresi da Csepreg e dall'arcidiocesi di Veszprém. Come ho detto nella catechesi di oggi, seguite anche Voi la Vergine nell'ascolto della Parola del Signore.

Con la Benedizione Apostolica. Sia lodato Gesù Cristo!

Traduzione italiana del saluto in lingua croata

Saluto i fedeli della Parrocchia di Sant'Antonio di Split, i membri dell'Associazione di Infermiere di Zagabria, e il gruppo di pellegrini provenienti da Dubrovnik. Benvenuti!

Carissimi, nel corso della storia bimillenaria della Chiesa un'immensa moltitudine di uomini e donne hanno prontamente seguito la via della santità. Tra di essi ci sono anche numerosi figli e figlie del vostro Popolo, di cui qui vorrei menzionare soltanto alcuni: San Leopoldo Addiodato Mandic, San Marco di Krizevci, Beato Agostino Kazotic e Beata Osanna di Cattaro. I loro esempi testimoniano quanto è attuale anche nei nostri giorni la vocazione dei cristiani alla santità.

Vi benedico tutti di cuore. Siano lodati Gesù e Maria!

* * *

Mi rivolgo ora ai membri della Consulta Nazionale Italiana delle Fondazioni Antiusura, qui presenti insieme ad alcuni Vescovi e a Responsabili di Pubbliche Amministrazioni. So quanto sia preoccupante il fenomeno dell'usura, che purtroppo è diffuso in tante città e presenta risvolti drammatici per le famiglie in esso coinvolte. So pure con quanta tenacia, pur in mezzo a non poche difficoltà, voi cercate di unire gli sforzi al fine di arginare un così ingiusto sistema, che interpella fortemente le comunità civili ed ecclesiali. Incoraggio e benedico l'opera altamente meritoria che la vostra Consulta Nazionale sta svolgendo per fermare questo impietoso sfruttamento del bisogno altrui e così dare speranza a chi si trova invischiato nella rete di spregiudicati usurai.

Carissimi Fratelli e Sorelle, continuate a lottare contro questa tremenda piaga sociale, sorretti dalla consapevolezza che con voi opera il Signore, il quale "libera il povero che invoca e il misero che non trova aiuto" (Sal 71/72, 12).

Il mio cordiale saluto va anche ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai Membri dell'Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i tumori e delle Confraternite di Misericordia di Borgo a Mozzano e di Decimo, in provincia di Lucca, auspicando che questo incontro rafforzi il loro impegno di solidarietà cristiana.

Desidero, infine, salutare i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli ed invito ciascuno a volgere lo sguardo alla Croce di Cristo, che domenica prossima contempleremo nella festa della sua Esaltazione.

Cari giovani, il vostro impegno a seguire Gesù non si fermi di fronte alle inevitabili sofferenze che evoca il mistero della Croce. Voi, cari ammalati, non cessate mai di contemplare il Cristo crocifisso, che salva il mondo offrendo la sua vita per noi; e voi, cari sposi novelli, testimoniate con il dono totale di voi stessi il senso profondo della Croce di Cristo.

    

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