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SANTA MESSA PER IL PELLEGRINAGGIO DELL'ARCIDIOCESI DI BESANÇON

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Domenica, 21 agosto 1983

 

Cari fratelli e sorelle della diocesi di Besançon.

“Vengo a radunare gli uomini di ogni nazione . . . essi vedranno la mia gloria!” (Lectio I). Questa è la promessa del Signore trasmessa da Isaia. Si realizza per voi, poiché state compiendo insieme questo momento di fede, questo pellegrinaggio dell’Anno Santo, con il vostro Vescovo - che ha la responsabilità di radunarvi e condurvi quale Pastore, nel nome di Gesù Cristo - e attorno al Papa, “fondamento visibile dell’unità di fede e di comunione”. Attraverso il nostro ministero di Vescovi, è Cristo stesso che vi raduna: “Quando sarò innalzato da terra, attirerò a me tutti gli uomini”.

Accogliendovi con una grande gioia, penso alla lunga e ricca storia della Chiesa nella Franca Contea, che ha anche dato un Papa alla Chiesa, Callisto II; vogliamo pregare affinché continui questa sua vitalità.

La liturgia di questa ventunesima domenica ci apre una triplice prospettiva che potrei così riassumere: siate felici della vostra fede; siate coraggiosi nella fedeltà al Vangelo; abbiate una preoccupazione missionaria.

1. “I vostri cuori si fissino fermamente là dove è la vera gioia” (Oratio). Bisogna innanzitutto apprezzare, con gratitudine sempre nuova, il dono della fede, la grazia del vostro Battesimo, la vostra appartenenza alla Chiesa, tutti quei vivi legami che intessete con Gesù Cristo, nei sacramenti e nella preghiera, tutto il senso che egli dà alla vostra vita, e voi, sacerdoti e religiose, la grazia della vostra vocazione. “Se tu conoscessi il dono di Dio!”, ci dice sempre Gesù. Sì, prendete sempre più coscienza dell’amore di Cristo che vi circonda da tutte le parti, e allora, “felici d’aver creduto”, come Maria, avrete la forza d’amare ciò che egli comanda e di essere missionari, per portare agli altri ciò che avrete sperimentato come una “Buona Novella”.

2. Forti di questa convinzione, che lo Spirito Santo mantiene in voi, sarete pronti “a intraprendere la strada stretta e angusta che conduce alla vita”, come dicevo a Lourdes ai cattolici francesi. Cristo ci ha prevenuti: la porta è stretta. Dio chiama tutti gli uomini al banchetto del suo Regno, affinché tutti siano salvati. Ma nessuno è sicuro della propria salvezza, anche se spesso ha ascoltato la Parola di Cristo, o si è avvicinato ai suoi sacramenti: “abbiamo mangiato e bevuto con te”. Stiamo ben attenti a non banalizzare i misteri della fede! Solamente la conversione e la santità aprono la porta al Cristo. Lourdes ce l’ha richiamato. L’Anno Santo della Redenzione ce lo ricorda. Bisogna dunque agire con coraggio, secondo le esigenze delle beatitudini, senza conformarci ai costumi del mondo, e restare vigilanti. Talvolta, come dice la lettera agli Ebrei, le prove sono “una lezione”, non dico un castigo, ma un’occasione di risveglio. Dio trae il bene dal male.

3. Felici della nostra fede, non soltanto noi ameremo ciò che Cristo comanda, ma saremo anche missionari. A Lourdes, ho incoraggiato i cattolici francesi a mantenersi in missione, e ho detto ai giovani: “Vi mando tutti in missione”. Conosco gli sforzi che mettete in atto nella diocesi di Besançon per partecipare alle diverse forme dell’apostolato nella Chiesa, rendere le vostre comunità missionarie. Mantenete in voi la preoccupazione per coloro che non conoscono il Vangelo, che spesso sono vicini a voi, o che appartengono a “nazioni lontane” di cui parlava Isaia, a “paesi sperduti”. Non restate ripiegati sulle vostre preoccupazioni locali. Le giovani Chiese hanno bisogno del vostro aiuto. Testimoniate ardentemente la fede, la speranza e la carità che abitano i vostri cuori di cristiani, “affinché il mondo creda”.

Ecco, cari fratelli e sorelle, ciò che mi suggerisce la liturgia d’oggi. E ora, in questa Eucaristia, il Signore prenda le nostre vite e le renda un’offerta alla sua gloria, in “vasi puri”.

Maria, la tutta pura, l’umile serva del Signore, l’Immacolata di cui abbiamo festeggiato a Lourdes la nascita al cielo e la nascita sulla terra, viene in nostro aiuto. Con lei viviamo nella speranza. Amen!

 

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