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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE AGNELO ROSSI
PER IL XXV DI EPISCOPATO

 

Al Venerabile Fratello Nostro
AGNELO S. Em.za Rev.ma Cardinale ROSSI
,
Prefetto della Sacra Congregazione per l’Evangelizzazione delle Genti

Ci è gradito conoscere le fatiche, le difficoltà, i frutti del ministero, le gioie degli altri vescovi che con noi servono i fedeli di Cristo, e con loro comunicare tutte queste cose con fraterna carità. Quindi, o venerabile fratello nostro, avendo appreso che tu stai per celebrare solennemente nel prossimo mese di aprile il 25° anno di ordinazione episcopale, abbiamo desiderato inviarti questa lettera per godere con te e perché tu avessi motivo di più intenso gaudio. Infatti, è giusto che tu sia lieto come gli apostoli nostri predecessori e coloro che sono memori del loro esempio e ne ripetono la dottrina e le opere tra gli uomini. Tu pure ne hai preso parte con il medesimo animo apostolico, con cui cercasti con molte iniziative di rendere noto Cristo e di confermarlo nei cuori dei suoi.

Certamente queste cose nella diocesi di Barra del Pirai, della quale non si può paragonare l’esigua guida con le opere, furono in realtà molteplici e tanto salutari per l’utilità delle anime; queste cose nell’arcidiocesi di Rio Negro, dove ti sei trattenuto per brevissimo tempo, tuttavia fecero comprendere quali fossero le tue doti e quale la sapienza pastorale, sebbene contemporaneamente fossi distratto dallo studio delle questioni del Concilio Vaticano II e da altri compiti; queste cose nell’arcidiocesi di San Paolo del Brasile, nella quale soprattutto ti stettero a cuore alcuni impegni di massima importanza riguardanti l’Università Cattolica degli Studi di quella città, il Seminario Centrale, la dottrina e l’azione pastorale dei sacerdoti, giovani in primo luogo.

Finalmente fosti ordinato reverendissima eminenza cardinale dal nostro predecessore Paolo VI di venerabile memoria e poi, preposto alla Sacra Congregazione per l’Evangelizzazione delle Genti, mostri ogni giorno di aver trasferito nel compito che adempi, l’esperienza di governare e quell’amore di Cristo che suggerisce decisioni ed illumina, per cui questo Sacro Dicastero si adopera di compiere ciò che il suo nome richiede. Per ricordare qualche specifico impegno, facesti viaggi missionari per visitare le missioni, per incontrare vescovi e uomini di Chiesa, affinché tu potessi proporre norme pastorali più conformi alle situazioni missionarie conosciute, ed a molte altre cose ti dedichi, soprattutto concernenti ciò, per promuovere l’apostolato missionario. Sarebbe troppo lungo enumerare tutte le altre attività. Ma questo è sufficiente per cogliere che il tuo proposito è il tentativo, con ogni sforzo, di operare pienamente secondo l’iscrizione della tua insegna episcopale: “È necessario che egli regni”.

Tutte queste cose sono il tuo tesoro, per il quale ci congratuliamo con te, e tu secondo prudenza cristiana cerca di farlo crescere di giorno in giorno, ricordando al tempo stesso i doni e benefici che hai ricevuti da Dio con profonda memoria, e cuore grato e pio.

Noi poi per te questo supplichiamo dal cielo e per così dire procuriamo con l’apostolica benedizione, da estendere a tutti coloro che ti circondano nel celebrare il giubileo episcopale.

Dato a Roma, presso San Pietro, nel giorno 30 marzo 1981, terzo del nostro pontificato.

GIOVANNI PAOLO II

 



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