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[ IT  - LA ]

LETTERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE JOSEPH CORDEIRO,
 LEGATO PONTIFICIO ALLA CELEBRAZIONE
DEL CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE DI NAIROBI

 

Al Venerabile Fratello Nostro
Joseph di S.R.C. Cardinale Cordeiro,
Arcivescovo di Karachi

Ogni quattro anni tutta la Chiesa di Dio sulla terra rivolge, con buon esito, tutto il suo animo, il suo fervore, tutta l’attenzione e la pietà ad un solo luogo di questo mondo, per un certo periodo di tempo; dove inoltre anch’essa, mediante i suoi pastori, rappresentanti di singole comunità, scelti gruppi di fedeli, desidera essere veramente ed essere pubblicamente veduta: quando, cioè, da tutte le genti viene celebrato un Congresso Eucaristico, con l’attenta trattazione di qualche dottrina, con la partecipazione alla sacra liturgia, con la cura dell’azione pastorale.

A questi desideratissimi congressi che i nostri predecessori, sia noi stessi quattro anni fa cercammo di essere presenti ad ogni costo, affinché fosse vista più chiaramente la loro universalità e anche l’utilità per infiammare salutarmente gli animi delle comunità cristiane, e con maggior certezza se ne sentissero pure i risultati per molti anni e si diffondessero fino agli estremi paesi della terra.

Così noi oggi pensiamo nel metterci davanti agli occhi, con la gioia più grande, un simile Congresso Eucaristico, che si svolgerà nel mese di agosto per un’intera settimana a Nairobi. Già fin d’ora volano là il nostro sentimento e il nostro affetto; già ci sembra di essere lì, mentre con questa lettera parliamo un po’ con te del medesimo argomento e ti manifestiamo il nostro pensiero sul tuo incarico in quel congresso.

Certo, crediamo che difficilmente sarebbe potuta capitare cosa più opportuna e più gradita dell’argomento e dell’assunto di questo quarantatreesimo Congresso Eucaristico Internazionale: ossia “Eucaristia e Famiglia Cristiana”. Nessuno può ignorare infatti con quanta insistenza finora, per tutto il tempo del nostro pontificato, abbiamo inculcato questi due insegnamenti della fede cattolica - sul culto della Santissima Eucaristia e sull’ideale della Famiglia Cristiana -; con quanta forza, anche, abbiamo predicato dovunque, sia con cerimonie pubbliche e documenti solenni, sia con continui discorsi ed iniziative d’ogni genere, questi elementi della nostra fede.

Perciò ci sta sommamente a cuore che il congresso, tanto diligentemente preparato e ricco di celebrazioni e discussioni, uffici e opere varie, avvenga assolutamente secondo il desiderio e corrisponda alla gioiosa attesa di tutti, per allietare profondamente tutta la Chiesa di Dio e confermarla ulteriormente nella conoscenza e nella pratica della dottrina eucaristica della famiglia.

Vogliamo e stabiliamo quindi che in luogo di noi, che da lontano seguiremo con animo attentissimo lo svolgimento di tutto il congresso e ogni giorno, perciò, pregheremo Dio Onnipotente, tu sia presente quale nostro inviato speciale al Quarantatreesimo Congresso Eucaristico Internazionale a Nairobi nel Kenia, venerabile fratello nostro, di cui già da tempo conosciamo l’integrità della dottrina e la solida pietà e fedeltà verso i misteri della fede cattolica e le norme tradizionali della morale cristiana.

A nome nostro, dunque, e con l’autorità nostra presiederai alle cerimonie nella basilica di Nairobi, dedicata alla Sacra Famiglia; e negli altri luoghi; secondo la nostra volontà renderai noti i saluti e comunicherai le istruzioni e le esortazioni, come faremmo noi se fossimo presenti. Con fiducia quindi ti affidiamo questo importante incarico, e domandiamo a Dio che tu possa assolverlo convenientemente, anche per un più felice esito del congresso stesso.

In luogo nostro, infine, comunicherai d’ufficio ai singoli cardinali e vescovi, ai sacerdoti e religiosi e a tutti i fedeli presenti alle celebrazioni, la Benedizione Apostolica, testimone del nostro benevolo interesse e auspice della grazia celeste, che con molto affetto trasmettiamo, affinché questo congresso sia realmente fecondo di frutti spirituali, i quali possano risolversi nel modo migliore anche in beneficio di tutta la terra d’Africa e di tutto il mondo.

Dai Palazzi Vaticani, il 5 luglio, l’anno 1985, settimo del nostro pontificato.

GIOVANNI PAOLO II

 

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