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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE ROSALIO JOSÉ CASTILLO LARA
PER LA NOMINA AD INVIATO SPECIALE
AL VI CONGRESSO MARIANO NAZIONALE DEL VENEZUELA

 

Al Venerabile Fratello Nostro,
S. Em.za Rev.ma Cardinale Rosalio José Castillo Lara

Sono trascorsi già 500 anni da quando l’annuncio del Vangelo toccò le lontane coste dell’America. Gettato con abbondanza questo seme di verità, il campo del Signore cominciò a rivestirsi da quel momento in poi di una ricca messe e a produrre copiosi frutti. Non pochi benefici effetti di ciò si trovano nella terra del Venezuela, dove una fervente pietà e un forte amore per la religione cominciarono felicemente a svilupparsi. Ben presto l’animo dei fedeli si volse anche alla Vergine Madre, che essi giustamente vedevano quale consolatrice e avvocata nelle difficoltà.

Noi desideriamo che questi esempi e testimonianze cristiane siano consolidati e rafforzati anche in questo nostro tempo. Perciò siamo lieti di sapere che in Venezuela, e in particolare nella città di Guanare, dal 29 al 31 maggio, sarà celebrato solennemente il Congresso Mariano Nazionale. In esso sarà approfondito il tema della partecipazione e dell’importanza della Madre di Dio nel mistero della salvezza, dal punto di vista biblico, storico e artistico. Sappiamo bene inoltre che in quel luogo si trova un santuario dedicato alla Vergine Maria devotamente frequentato da innumerevoli pellegrini, che accorrono fiduciosi a Lei per chiedere celesti aiuti.

Perciò, affinché questo Congresso possa svolgersi nel modo migliore e più utile, abbiamo stabilito di inviare un uomo eminente per rappresentare la nostra persona e manifestare parimenti la nostra benevola esortazione e il nostro favore. Abbiamo quindi pensato a lei, venerabile fratello nostro, come persona degna di assumersi questo ufficio e di compierlo nel modo migliore e più affidabile. Pertanto la nominiamo Inviato Speciale al Congresso Mariano Nazionale del Venezuela, dove, come richiede l’occasione stessa, parlerà della dignità di Maria e rappresenterà la nostra stessa voce, affinché i fedeli del luogo acquistino nuova forza e una pietà più fervida.

Manifesterà inoltre a tutti la nostra benevolenza, che abbracci tutti, consoli le pene di tutti, di tutti allieti i cuori. Desideriamo infine impartire la nostra benedizione apostolica a tutti i partecipanti al Congresso e nello stesso tempo a tutta la comunità. Essa sia apportatrice di grazie divine e pegno certissimo della salvezza che viene.

Dal Vaticano, 29 aprile 1992.

GIOVANNI PAOLO II

 

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