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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
AL
GRUPPO MISTO DI LAVORO CHE COORDINA
LE RELAZIONI FRA LA CHIESA CATTOLICA
E IL CONSIGLIO ECUMENICO DELLE CHIESE

 

A Sua Eccellenza Monsignor Ramon Torrella Cascante,
vicepresidente del Segretariato per l’Unione dei Cristiani.

Mentre il Gruppo misto di lavoro tra il Consiglio ecumenico delle Chiese e il nostro Segretariato per l’Unione dei Cristiani si accinge a tenere la sua prima riunione dopo la mia elezione alla sede di Roma, mi preme manifestargli, per vostro tramite, il mio desiderio di vedere intensificati gli sforzi tesi ad affrettare il ristabilimento dell’unità fra tutti i cristiani. È urgente infatti che noi possiamo, in pieno accordo, rendere testimonianza della nostra fede a Cristo e alla sua opera di salvezza. Ma già nel presente, ancor prima che questa unità di fede, di vita sacramentale e di legami gerarchici sia ristabilita, dobbiamo trovare, in perfetta lealtà con la nostra situazione reale attuale, le vie che permetteranno di testimoniare la fede che già abbiamo in comune e la comunione incompleta ma reale che già ci unisce nel Cristo e nel mistero della sua Chiesa. A questo scopo, auspico che possiate trovare il modo di assicurare una crescente collaborazione in tutti i campi nei quali ciò è ora possibile tra la Chiesa cattolica e il Consiglio ecumenico delle Chiese.

Chiedo allo Spirito Santo di darvi la lucidità, l’immaginazione, la prudenza e il coraggio necessari per procedere su questa strada.

Dal Vaticano, 23 febbraio 1979.

 

IOANNES PAULUS PP. II



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