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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI COMPONENTI DEL 31° STORMO
DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA

Sabato, 2 aprile 1983

 

Carissimi,

1. Sono veramente lieto di salutarvi, cari componenti il 31° Stormo dell’Aeronautica militare italiana, in questo incontro reso particolarmente caro dalle festività pasquali, le quali quest’anno acquistano speciale rilievo per la ricorrenza del Giubileo della Redenzione.

Vi ringrazio vivamente per questa vostra presenza e ben volentieri ricambio le vostre espressioni augurali, invocando dal Redentore dell’uomo elette grazie e consolazioni celesti per voi tutti.

2. Questo incontro richiama alla mia mente quelli che ho avuto l’opportunità di compiere con voi nelle mie visite alle varie Comunità cristiane italiane, nei quali ho potuto ammirare la vostra cortesia, la vostra perizia, il senso della vostra responsabilità e la precisione nell’esecuzione delle manovre per rendere il volo sicuro e confortevole.

Ho notato come voi, percorrendo gli spazi aerei, siete particolarmente in grado di leggere l’affascinante libro della natura, che appare agli occhi, allorché si sorvolano i vari territori, e che illustra e magnifica la grandezza dell’Altissimo, come canta con ispirato accento il Salmista: “I cieli narrano la gloria di Dio, / e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani” (Sal 18).

Prendete spunto da queste suggestive visioni per coltivare nei vostri cuori i sentimenti del grande, del nobile e del bello, per disporre i vostri spiriti a un esercizio sempre più generoso e per educare l’animo alla pace, alla concordia e alla fraternità, ben sapendo che tutto quello che avete fatto quaggiù, sorretti dalla fede, dall’amore cristiano e dalla solidarietà umana, non andrà perduto come qualcosa di effimero, ma rimarrà e porterà frutto per la vita eterna.

3. A voi tutti desidero dare un segno della mia sincera gratitudine e della mia stima, che accompagno con l’auspicio che possiate trovare sempre più profonda soddisfazione nella vostra singolare professione di uomini dello spazio e sentirvi nello stesso tempo pienamente realizzati nella vita familiare e nella comunità.

A conferma di questi voti, vi imparto la benedizione apostolica, che amo estendere ai vostri familiari e a tutti i colleghi, ai quali vorrete portare l’assicurazione del mio ricordo e del mio affetto.

 

© Copyright 1983 - Libreria Editrice Vaticana

 



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