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VISITA PASTORALE IN ROMAGNA

INCONTRO

DI GIOVANNI PAOLO II
CON LA POPOLAZIONE DI BRISIGHELLA

Chiesa parrocchiale di San Michele - Brisighella (Ravenna)
Sabato
, 10 maggio 1986

 

Ringrazio il signor sindaco e mons. arciprete per le toccanti espressioni che mi hanno rivolto. Sono tanto contento di essere qui. Sin dal momento in cui si è programmata la visita pastorale in Romagna, sapevo che Brisighella aveva un titolo particolare perché io venissi tra voi: è il motivo del pensiero riconoscente del Papa e della Santa Sede per gli illustri cardinali e presuli, vostri concittadini, che hanno servito in modo così segnalato la Chiesa.

Ricordo particolarmente i due fratelli Lega, cardinale Michele, eminente giurista, e arcivescovo Antonio, pastore per lunghi anni a Ravenna; e i due fratelli Cicognani, cardinale Gaetano, che promosse le prime riforme della sacra liturgia negli anni anteriori al Concilio, e cardinale Amleto Giovanni, segretario di Stato di Giovanni XXIII e di Paolo VI, nel tempo del Concilio Vaticano II, a cui egli diede il contributo della sua saggezza e del suo grande equilibrio. Mi piace vedere unito a queste alte personalità l’umile padre Igino Bega, religioso gesuita, ricordato come eroe della carità e apostolo della devozione al Sacro Cuore.

Voi giustamente siete orgogliosi di questi e di altri vostri conterranei, il più antico dei quali fu mons. Andrea Callegari, che fondò la vostra Collegiata e che è caro anche a me per la sua missione di Nunzio in Polonia. Vorrei sottolineare il grande significato che ha per voi, per la comunità ecclesiale di Brisighella e della Valle, il fatto che essi, in questa cittadina, nacquero al mondo e alla fede, e furono educati all’amore a Gesù. Furono infatti le loro mamme e i loro padri a portarli al fonte battesimale della parrocchia, furono le loro famiglie dove si pregava ogni giorno, e i loro parroci che li incoraggiavano nella vocazione, ad avviarli al sacerdozio, trasfondendo nel loro animo la dedizione, la fedeltà e l’amore alla Chiesa. E fu la Madonna, che voi venerate qui col titolo di Vergine delle Grazie e lassù nel santuario con quello di Madonna del Monticino, e farli crescere buoni, attraendoli sulla via che li portava a divenire apostoli del suo Figlio.

So che la Madonna - alla quale Brisighella, più volte nei secoli, si è sentita debitrice di particolare gratitudine per speciali benefici e grazie - ancora vi riunisce tutti intorno a lei ogni anno, per le due feste maggiori, a maggio e settembre, e vi invito a rendere sempre più viva la devozione a lei nei cuori dei vostri figli, dei vostri bambini. Questo è il mistero di grazia della nostra vita cristiana: Maria ci porta a Gesù, la Vergine Madre sempre ci raccoglie intorno al suo Figlio salvatore.

Chiedo alla Vergine santa, sentinella amorevole e vigile di questa Valle di Lamone, di benedire oggi e nel futuro tutte le famiglie di Brisighella e degli altri centri del Comune e della Vallata, e di aiutare e proteggere in ogni occasione la vostra cara gioventù.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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