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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CONCERTO DELLA RADIOTELEVISIONE ITALIANA

Sabato, 8 novembre 1986

 

Desidero manifestare il mio vivo ringraziamento alla Radio Televisione Italiana, rappresentata dal presidente signor Enrico Manca e dal direttore generale signor Biagio Agnes, per quest’ora di intenso godimento estetico e spirituale, che ci è stata offerta con la splendida esecuzione della “Messe du sacre” di Luigi Cherubini, composta - come è noto - per l’incoronazione di Carlo X di Francia ed eseguita il 29 aprile 1825 nella cattedrale di Reims.

Un particolare sentimento di fervido plauso va al maestro Riccardo Muti, la cui capacità artistica ebbi già modo di ammirare quattro anni fa nel prestigioso concerto che egli diresse al Teatro della Scala di Milano, in occasione della mia visita a quella città. Il maestra Muti ha oggi dato un’ulteriore, eccellente prova della sua profonda sensibilità e della sua abilità nell’interpretare il complesso mondo musicale dell’Autore, riuscendo a comunicarlo, con viva immediatezza, come un autentico dono dell’arte stessa. Desidero anche ringraziare i membri dell’Orchestra della Radio Televisione Italiana e quelli del Coro della Rai di Roma e di Torino, che ci hanno fatto vivere questi momenti di alta poesia e di sincera religiosità.

Ai doverosi sentimenti di gratitudine si unisce l’apprezzamento per la scelta della composizione: abbiamo ascoltato l’opera di un grande musicista, il quale - come tanti altri nella storia - si è cimentato nel rivestire di note e nell’esprimere in suoni le “verità” contenute nei testi venerandi della liturgia cattolica, quelli della Messa, che è il cuore e il centro della vita della Chiesa. E la musica del Cherubini, in questa imponente composizione, ci ha veramente tutti coinvolti nella solenne professione di fede, elevando i nostri cuori a Dio sulle ali d’una melodia ora semplice, ora severa, ora giubilante, sempre appassionata e altamente suggestiva.

Mentre auguro di cuore che le emozioni suscitate nel nostro animo dall’odierna esecuzione possano germogliare in una meditata riflessione sui grandi temi della rivelazione divina, mirabilmente esaltati dal capolavoro del Cherubini, porgo il mio saluto a tutti i presenti, in special modo alle autorità sia religiose che civili, con un particolare pensiero per quanti, mediante il collegamento radiotelevisivo, hanno potuto unirsi con noi.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 



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