DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALLA CONFERENZA DEI SEGRETARI
DELLE COMUNIONI CRISTIANE MONDIALI
Martedì, 21 ottobre 1986
Cari amici in nostro Signore Gesù Cristo.
È per me una gioia dare il benvenuto ai partecipanti della Conferenza dei segretari delle Comunioni cristiane mondiali. La città di Roma, santificata dal sangue dei primi martiri cristiani, è sicuramente un luogo dove tutti coloro che vogliono portare testimonianza a Cristo oggi possono trovare nuova forza e vigorosa ispirazione. La parola “comunione” ci ricorda ancora una volta le profonde riflessioni sulla natura della Chiesa da ricercare nell’insegnamento del Concilio Vaticano II.
Il decreto sull’ecumenismo si riferisce a coloro che credono in Cristo e sono stati realmente battezzati “in una certa, anche se imperfetta comunione con la Chiesa cattolica”. Esso propone anche “la piena comunione ecclesiastica” (Unitatis Redintegratio, 3. 4), come fine di un lavoro ecumenico. Come segretari delle Comunioni cristiane mondiali, avete la responsabilità nel compito di realizzare la piena comunione di fede e vita sacramentale tra tutti i battezzati.
È un compito al quale si contribuisce in molti modi. L’ho detto prima e lo ripeto ancora che per la Chiesa cattolica la ricerca dell’unità tra i cristiani è una priorità pastorale. È così importante che il mondo nel quale viviamo, tanto diviso, possa vedere il segno della riconciliazione e della pace tra coloro che credono in Cristo. Più la nostra collaborazione è contraddistinta dall’onestà, dall’umiltà e dalla carità, più la nostra unita testimonianza sarà veramente un segno al mondo di quella pace e comunione alla quale tutti gli uomini e le donne sono chiamati.
Sarò tra breve ad Assisi insieme agli altri capi cristiani e capi di altre religioni. Il nostro comune intento sarà quello di pregare per la pace. È nella preghiera e solo nella preghiera che i cristiani capiranno come agire e testimoniare insieme per la pace.
Oggi invito voi e tutti coloro che rappresentate a pregare anche in questi giorni perché il mondo possa conoscere e godere quella pace che supera ogni ragione. Possa il vostro incontro a Roma rinvigorirvi per le sfide che giacciono a monte. E possa la pace di Cristo essere sempre con voi.
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