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SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PADRI SINODALI DELLA VII ASSEMBLEA ORDINARIA

Giovedì, 1° ottobre 1987

 

In questa prima assemblea del Sinodo dei vescovi, mi sia concesso di salutare, dal profondo del cuore, tutti i membri e tutti gli Invitati laici a questa sessione, uditori e uditrici.

Ringrazio tutti per la loro partecipazione ai lavori del Sinodo.

Voglio esprimere una speciale gratitudine ai cardinali presenti nel cui gruppo viene annoverato il card. Riccardo Vidal, arcivescovo di Cebu, a causa dell’assenza del cardinale Trinh Van Can, arcivescovo di Hanoi.

Accanto ai presidenti voglio ringraziare il card. Hyacinthe Thiandoum, che ha accettato volentieri l’incarico di relatore generale e tutti i suoi collaboratori.

Mi sia lecito fare una speciale menzione al card. Frantiek Tomásek, arcivescovo di Praga in Cecoslovacchia, per la particolare importanza della sua presenza in questa assemblea. A nessuno sfugge infatti che egli in questo Sinodo rappresenta le Chiese particolari che si trovano in grandi difficoltà a causa dell’esiguo numero dei vescovi come ho detto nel discorso durante l’udienza, in occasione della visita “ad limina”, concessa allo stesso porporato.

L’augurio che desidero tuttavia esprimere al vostro solennissimo consesso, quello che voi e tutta la Chiesa attendete è forse che, con l’aiuto di Dio, operiate con tanta concordia, sapienza, pietà da far nascere nella società una più felice era cristiana, per la salvezza di tutti.

Ci assista la beatissima Vergine Maria, Madre adorabile di Cristo, e ci ottenga dal Figlio un’abbondante messe di grazie celesti. I

 

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