DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI PELLEGRINI
DELLA DIOCESI DI MANTOVA
Sabato, 9 novembre 1991
1. Sono lieto di accogliervi, carissimi fratelli e sorelle, venuti da Mantova per ricambiare la Visita pastorale che mi è stato concesso di compiere alla vostra Diocesi nel giugno scorso, in occasione del quarto centenario della morte di San Luigi Gonzaga.
Vi saluto con affetto. In particolare, ringrazio il vostro Pastore, il carissimo Monsignor Egidio Caporello, per le parole che poc’anzi ha voluto indirizzarmi. Saluto i sacerdoti e le comunità parrocchiali, il Seminario diocesano, i religiosi e le religiose, i delegati delle varie strutture ecclesiali, i malati, gli ospiti della “Casa del Sole”, rappresentati dal loro Presidente e tutti i giovani. Rivolgo un deferente pensiero al Dottor Massimo Chiarenti, Presidente dell’Amministrazione Provinciale, all’Avvocato Sergio Genovesi, Sindaco della vostra Città, accompagnato dai primi Cittadini di Castiglione delle Stiviere e di Curtatone ed insieme do il benvenuto alle rappresentanze delle Città di Mantova, di Castiglione delle Stiviere e di Curtatone.
2. Questo pellegrinaggio presso la tomba del Principe degli Apostoli raccoglie spiritualmente l’intera vostra Comunità, impegnata in uno sforzo di nuova evangelizzazione. Vi guidano nella preghiera e nella riflessione le parole di Cristo: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9, 23), attuate in modo mirabile dal Santo Patrono della gioventù.
La vita cristiana è sequela coraggiosa del divino Maestro, che con la sua passione, morte e risurrezione, ha rigenerato i credenti per una speranza viva, per un cammino di libertà, per una santificazione che li rende veri figli dell’unico Padre. E la Chiesa, intimamente associata al mistero pasquale, è chiamata a crescere mediante il Vangelo e i sacramenti, sì da essere segno e strumento della presenza del Salvatore nel mondo e per ogni uomo.
In questa prospettiva di seria appartenenza a Cristo nella Chiesa, siate consapevoli del vostro impegno nella comunità ecclesiale e nel mondo. Esprimere la fede nella vita di ogni giorno: ecco la vostra missione che vi provoca e sollecita a sempre più decisivi traguardi di corresponsabilità, in un itinerario evangelico fedele, coraggioso e rispondente alle esigenze spirituali del nostro tempo.
Siate, pertanto, aperti alla grazia divina; vivete nella fraterna solidarietà con tutti, pronti a collaborare e ad operare generosamente per costruire la pace e la vera promozione umana. Allargate gli spazi della carità nella verità.
3. Occorre che ciascuno, con rinnovata corresponsabilità nei confronti del Vangelo, assuma personalmente il proprio ruolo di cristiano nella diocesi, nella parrocchia e nel territorio.
È necessario che ognuno prenda parte allo sforzo missionario dell’intera Chiesa mantovana. È importante e doveroso dedicarsi con attenzione alle vocazioni presbiterali e al seminario; promuovere la vita religiosa, maschile e femminile, nelle sue molteplici forme; curare adeguati itinerari di catechesi per i fidanzati, le famiglie e le giovani coppie; favorire il crescere di quei ministeri utili alla edificazione della Chiesa, come, ad esempio, i catechisti, gli animatori della liturgia, del canto e della carità; incoraggiare i laici perché siano presenti ed intervengano, con competenza e testimonianza evangelica, in ogni campo della vita sociale e culturale.
La vostra Comunità ecclesiale crescerà, così, consapevole della sua chiamata ad essere insieme discepola e testimone fedele del Signore, comunità sensibile alle urgenze e alle provocazioni del tempo attuale.
4. Carissimi fratelli e sorelle, tornando a Mantova, portate a tutti il mio saluto. Ai giovani, soprattutto. Con loro, durante la mia Visita pastorale, ho avuto occasione di mettere a fuoco queste domande fondamentali che l’odierna cultura consumistica tende a reprimere: “Che cosa devo fare per avere la vita eterna? Che cosa mi manca?”.
Tenete viva questa sete di Dio, e fate in modo che giunga a ciascuno, seriamente e coraggiosamente, la proposta di Cristo: “Se vuoi, va’, vendi, dallo ai poveri, fatti tesori che non marciscono; poi vieni e seguimi”.
Mantova! A te e alla tua gente rinnovo, con affetto, il mio incoraggiamento a rischiare tutto per il Vangelo, a non chiudersi mai nell’angusto recinto dei propri interessi personali ed a fare della vita un dono gratuito a Dio e ai fratelli.
Vi siano di aiuto l’intercessione e l’esempio dei santi Patroni, Sant’Anselmo vescovo, San Pio X, che fu pastore della vostra Diocesi, San Luigi Gonzaga, vanto della terra mantovana.
Vi assista l’amorevole protezione di Maria, Madre di Dio e icona della Chiesa pellegrina, associata a Gesù con tutta la sua vita.
Vi accompagni pure la mia preghiera con la mia benedizione apostolica.
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