VIAGGIO APOSTOLICO IN GIAMAICA, IN MESSICO E A DENVER (COLORADO)
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PICCOLI ASSISTITI NEL CENTRO «MOUNT ST VINCENT HOME»
DELLE SUORE DI CARITÀ DI LEAVENWORTH
Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
Denver (Stati Uniti) - Domenica, 15 agosto 1993
Cari bambini e cari amici,
1. Attendevo con ansia il momento di far visita a voi, bambini della Mount Saint Vincent Home, con le vostre famiglie e i vostri amici, le Suore di Carità di Leavenworth, e tutto il Personale di questo bel Centro. Vi ringrazio per aver reso il Papa tanto felice.
Più di cento anni fa il Vescovo Joseph P. Machebeuf, primo Vescovo di Denver, fondò questo Centro. Da allora la Mount Saint Vincent Home ha espresso il carisma della carità del Vangelo che contraddistingue la consacrazione religiosa delle Suore di Carità di Leavenworth. Affido al Signore le Suore che hanno servito qui in passato e ringrazio le Suore di oggi per la loro dedizione instancabile. Al Personale e agli assistenti offro una parola di caldo incoraggiamento: continuate a servire questi bambini speciali e vedete in essi coloro che Gesù ha chiamato a sé e ha benedetto, perché la loro innocente fiducia ha mostrato cosa significa appartenere al suo Regno. Infatti, Gesù vede se stesso in loro: “E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Mt 18, 5).
Cari giovani amici, per guarire dovete seguire un programma speciale di cure e di riabilitazione. Noi tutti vi sosteniamo e vi incoraggiamo. Il Papa pregherà per voi e attende con ansia di esser informato dei vostri progressi.
2. La Giornata Mondiale della Gioventù ci ha ricordato le parole del Buon Pastore: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10). Non siamo mai soli se permettiamo a Gesù di camminare con noi sul sentiero della vita. C’è sempre speranza perché Egli ha offerto la sua vita per tutti coloro che appartengono a Lui (cf. Gv 10, 17). Egli è il guaritore delle nostre anime perché ci riconcilia con Dio Padre, con noi stessi e con coloro che ci circondano. Egli è l’Amico che ci ama e comprende come siamo con tutte le nostre speranza e tutte le nostre difficoltà.
La sollecitudine per i bambini anche prima della nascita, dal momento del concepimento e per tutti gli anni dell’infanzia e della giovinezza, è la prova principale e fondamentale dei rapporti tra gli esseri umani (cf. Discorso all’Assemblea delle Nazioni Unite, 2 ottobre 1979). Il bambino è il centro delicato attorno al quale viene costruita o infranta l’etica morale delle famiglie, e perciò di tutte le nazioni. A Roma durante le mie visite alla Chiesa nei diversi Paesi vedo tanti bambini. Sui loro volti sorridenti leggo la possibilità per ogni società e ogni generazione di dire loro: voi siete il nostro amore, la nostra gioia, il nostro più grande interesse! Per il vostro bene lavoreremo onestamente e duramente per costruire un mondo migliore, una vera civiltà nell’amore!
Allo stesso tempo ho visto i visi di altri bambini: negli ospedali, nei centri per bambini malati di Aids o di altre tragiche malattie, nei campi dei rifugiati. E sono spinto a rivolgere un appello a loro nome ancora una volta alle persone di buona volontà, ai capi delle nazioni, ai Governi, alle Agenzie Internazionali, a tutti coloro che lo ascolteranno. Esiste la Convenzione per i Diritti del Bambino, adottata dalle Nazioni Unite nel 1989 e già firmata da molti Stati, compresa la Santa Sede. Spero che sempre più Stati assicureranno la forza giuridica e l’applicazione pratica della Convenzione, così che nessun bambino sulla terra rimanga senza la garanzia legale dei suoi diritti fondamentali.
3. Possa Dio allargare i nostri cuori in modo da abbracciare tutti i bambini del mondo e possa rendere le nostre braccia abbastanza forti per proteggerli e sostenerli!
Cari giovani amici, quando tornerò a Roma porterò con me il ricordo di questo incontro speciale. Possa Dio Onnipotente benedire e proteggere tutti voi!
Grazie mille per avere accettato la mia visita. È stato molto bello per me stare con voi. E piacevole stare insieme ai bambini, e voi siete così belli, con tanta semplicità, tanta speranza. Auguro a voi, a tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri genitori e alle Suore, ogni bene: per la vostra formazione, per la vostra maturità, la maturità umana cristiana; e vi auguro soprattutto che Cristo sia sempre con voi e nei vostri cuori. Egli ama dimorare, restare nei cuori dei bambini. Di nuovo grazie.
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