DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA COMUNITÀ DELL'ALMO COLLEGIO CAPRANICA
Martedì, 25 gennaio 1994
Carissimi fratelli,
Il Sacrificio eucaristico, che ci apprestiamo a celebrare nella festa della Conversione di s. Paolo Apostolo, ci dona il coraggio della operosa fedeltà al Figlio di Dio, che chiama in ogni tempo alla sua sequela. Offerto dalla Chiesa su comando del Maestro, esso è l’oblazione gradita a Dio, sorgente di purificazione e di santificazione. Noi doniamo a Lui ciò che Egli stesso ci ha dato per la nostra salvezza, perché possa restare salda quella comunione che ci lega a lui e che ci rende solidali tra noi.
Nel contemplare il mistero, chiediamo di poter imitare l’esempio di Cristo che, “pur essendo Figlio, imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì” (Eb 5, 8). È questa una delle caratteristiche fondamentali del sacerdote, il quale, fedele alla Parola del Signore ed all’insegnamento della Chiesa, non deve mai scordare il suo compito di ministro dello splendore della Verità fra le tenebre del mondo.
Carissimi Educatori e Seminaristi del Capranica! Vi saluto con affetto da questo altare su cui si renderà presente il mistero della morte e risurrezione del nostro Salvatore. Nel porgervi i miei auguri più cordiali per l’anno da poco iniziato, vi invito a tenere fisso il vostro sguardo su Cristo, autore e perfezionatore della fede (cf. Eb 12, 2), così che, nella “carità, che è il vincolo della perfezione” (Col 3, 14), possiate far maturare il vostro amore in docile obbedienza allo Spirito Santo.
Vi sia di modello la vostra patrona sant’Agnese, che, nonostante la giovane età, scelse per suo tesoro la perla preziosa del Regno (cf. Vangelo della Messa di s. Agnese), rendendo la suprema testimonianza del martirio. Sostenuti dalla forza di Cristo, anche noi, pur tra le difficoltà e gli imprevisti di ogni giorno, sappiamo di poter procedere sicuri.
Ci accompagni la Vergine Madre, perché sull’esempio dei testimoni della fede, possiamo produrre frutti abbondanti di opere buone, a lode di Dio e per il bene della sua santa Chiesa.
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