DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE JULIUS RIYADI DARMAATMADJA,
ARCIVESCOVO DI SEMARANG
Una sala dell'Aula Paolo VI - Lunedì, 28 novembre 1994
Caro Cardinale Darmaatmadja,
Cari amici indonesiani,
Sono molto felice di dare il benvenuto a Sua Eminenza e a tutti coloro che L’hanno accompagnata per questo gioioso evento nella vita della Chiesa. La città di Semarang in particolare, suo luogo di nascita e Arcidiocesi che Lei ora dirige, come pastore, condivide la sua gioia.
La sua nomina nel Collegio dei Cardinali rafforza i legami fra la Chiesa nella sua nazione e la Santa Sede. L’intera nazione è onorata dalla sua elevazione, e mi fa piacere sapere che la notizia è stata ricevuta volentieri non solo dai membri della Chiesa ma anche dalle autorità civili e dalla gente di ogni ceto sociale.
Da parte mia, continuo a pregare per la Chiesa in Indonesia e per la pace e lo sviluppo di tutto il suo popolo. Nella sua nazione è in atto una sfida a perseguire la strada di sagge fatiche per costruire un futuro migliore per tutti, un futuro basato sul rispetto profondo per la dignità umana e una effettiva osservanza delle richieste di giustizia sociale.
Possa Dio Onnipotente benedire abbondantemente Sua Eminenza. Io invoco il suo amore e la sua pace su tutti voi che siete qui presenti, e vi chiedo di portare la mia benedizione alle vostre famiglie e alle vostre comunità a casa. Semoga Allah memberkati Indonesia dengan damaiNya. (“Possa Dio benedire l’Indonesia con la sua pace”).
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