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VIAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA (31 MAGGIO - 10 GIUGNO 1997)

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE SUORE DELLA BEATA VERGINE
MARIA DELLA MISERICORDIA

 Santuario della Divina Misericordia (Kraków) -  Sabato, 7 giugno 1997

 

1. Misericordias Domini in aeternum cantabo (Sal 88[89], 2).

Ecco vengo in questo santuario come pellegrino per inserirmi nel canto ininterrotto in onore della Divina Misericordia. L'aveva intonato il Salmista del Signore, esprimendo quanto tutte le generazioni conservavano e conserveranno, come preziosissimo frutto della fede. Di nulla l'uomo ha bisogno quanto della Divina Misericordia - di quell'amore che vuol bene, che compatisce, che innalza l'uomo sopra la sua debolezza verso le infinite altezze della santità di Dio. In questo luogo ci rendiamo conto di questo in modo particolare. Da qui infatti è partito il Messaggio della Divina Misericordia che Cristo stesso volle trasmettere alla nostra generazione tramite la beata Faustina. Ed è un messaggio chiaro e leggibile per ciascuno. Ciascuno può venire qui, guardare questo quadro di Gesù Misericordioso, il suo Cuore che irradia le grazie, e udire nel profondo del suo animo quanto udì la Beata: "Non aver paura di nulla. Io sono sempre con te" (Diario, q. II). E se risponderà con cuore sincero: "Gesù, confido in Te!", troverà conforto in ogni sua angoscia e in ogni paura. In questo dialogo di abbandono, si stabilisce tra l'uomo e Cristo un particolare legame che sprigiona amore. E "nell'amore non c'è timore - scrive san Giovanni - al contrario l'amore perfetto scaccia il timore" (1 Gv 4, 18).

La Chiesa rilegge il Messaggio della Misericordia per portare con più efficacia alla generazione di questa fine di millennio e a quelle future la luce della speranza. Senza mai cessare, essa chiede a Dio misericordia per tutti gli uomini. "In nessun momento e in nessun periodo storico - specialmente in un'epoca così critica come la nostra - la Chiesa può dimenticare la preghiera, che è il grido alla misericordia di Dio dinanzi alle molteplici forme di male che gravano sull'umanità e la minacciano... Quanto più la coscienza umana, soccombendo alla secolarizzazione, perde il senso del significato stesso della parola «misericordia», quanto più allontanandosi da Dio, si distanzia dal mistero della misericordia, tanto più la Chiesa ha il diritto e il dovere di far appello al Dio della misericordia «con forti grida»" (Giovanni Paolo II, Dives in misericordia, n. 15). Proprio per questo sul percorso del mio pellegrinaggio si è trovato anche questo Santuario. Vengo qui per affidare tutte le preoccupazioni della Chiesa e dell'umanità a Cristo misericordioso. Alla soglia del terzo millennio, vengo, per affidargli ancora una volta il mio ministero Petrino - "Gesù, confido in Te"!

Il messaggio della Divina Misericordia mi è stato sempre vicino e caro. E' come se la storia lo avesse inscritto nella tragica esperienza della seconda guerra mondiale. In quegli anni difficili esso fu un particolare sostegno e una inesauribile fonte di speranza, non soltanto per gli abitanti di Cracovia, ma per la nazione intera. Questa è stata anche la mia esperienza personale, che ho portato con me sulla Sede di Pietro e che, in un certo senso, forma l'immagine di questo pontificato. Rendo grazie alla Divina Provvidenza perchè mi è stato dato di contribuire personalmente al compimento della volontà di Cristo, mediante l'istituzione della festa della Divina Misericordia. Qui, presso le reliquie della beata Faustina Kowalska, ringrazio anche per il dono della sua beatificazione. Prego incessantemente Dio perchè abbia "misericordia di noi e del mondo intero" (Coroncina).

2. "Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia" (Mt 5, 7).

Care Suore! Poggia su di voi una vocazione straordinaria. Scegliendo tra di voi la beata Faustina, Cristo ha reso la vostra Congregazione custode di questo luogo, e al contempo vi ha chiamate ad un particolare apostolato, quello della sua Misericordia. Vi chiedo: assumetevi questo incarico! L'uomo di oggi ha bisogno del vostro annuncio della misericordia: ha bisogno delle vostre opere di misericordia e ha bisogno della vostra preghiera per ottenere misericordia. Non trascurate alcuna di queste dimensioni dell'apostolato. Fatelo in unione con l'Arcivescovo di Cracovia, a cui sta tanto a cuore la devozione alla Divina Misericordia, e con tutta la comunità della Chiesa, che egli presiede. Che questa comune opera porti frutti! Che la Divina Misericordia trasformi i cuori degli uomini! Che questo Santuario, conosciuto già in molte parti del mondo, diventi un centro di culto della Divina Misericordia che s'irradia su tutta la Chiesa!

Una volta ancora vi chiedo di pregare per le intenzioni della Chiesa e di sostenermi nel mio ministerium Petrinum. So che tale preghiera viene sempre qui innalzata: vi ringrazio per questo di tutto cuore. Tutti ne abbiamo tanto bisogno: tertio millennio adveniente.

Di cuore benedico voi qui presenti e tutti i devoti della Divina Misericordia.

 

© Copyright 1997 - Libreria Editrice Vaticana



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