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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE LEONE XIV
IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELL'ANNO ACCADEMICO
DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA

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IT

Al Signor Cardinale
Luis Antonio TAGLE
Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana

in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico e del pellegrinaggio giubilare, sono lieto di far giungere ai Docenti, agli alunni, al personale e all’intero Ateneo il mio cordiale saluto. Si tratta di due momenti significativi, che aprono una nuova stagione di studio, di ricerca e di crescita e rappresentano tappe importanti per il cammino formativo e spirituale.

In questo contesto, mi piace immaginare ciò che Sant’Agostino raccomanderebbe oggi: lo studio autentico non sia mai fine a se stesso, ma sia piuttosto strumento per elevare l’anima verso le realtà eterne (cf. S. Agostino, De Doctrina Christiana, I, 36). Si tratta di non considerare lo studio un mero esercizio intellettuale, ma un cammino che conduce alla Sapienza, in cui si congiungono la verità cercata e il Dio che si lascia trovare.

La missione di ogni Ateneo, infatti, travalica le aule e i curricula accademici ed è proiettata al servizio dei popoli, specialmente là dove le persone attendono parole di speranza e segni di carità, indizi di verità e garanzie di libertà. Questo vale tanto più per la vostra Università, che, in quanto prosecuzione accademica del Pontificio Collegio Urbano, da circa quattrocento anni porta inscritta nella sua identità l’impronta missionaria della Chiesa universale.

Fin dalle sue origini, la Pontificia Università Urbaniana, parte integrante della Sacra Congregatio de Propaganda Fide, oggi Dicastero per l’Evangelizzazione, nasce e vive al servizio della missione affidata da Cristo alla sua Chiesa: l’annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra. Il passato, il presente e il futuro di codesta benemerita Istituzione sono radicati nella fecondità inesauribile del servizio ecclesiale, vissuto come dono e compito.

La vostra comunità accademica è segno vivo dell’universalità della Chiesa: donne e uomini provenienti da ogni parte del mondo, con lingue, culture, sensibilità diverse, ma uniti nella medesima fede. Questa diversità non divide, ma arricchisce; non genera confusione, ma armonia. È una comunione che non omologa né polarizza, ma integra, poiché in Cristo i battezzati sono una cosa sola. Solo se attirati da Cristo, fonte di comunione, è possibile costruire un’autentica fraternità che si apre con generosità al mondo, alle sue ferite, alle sue sfide e alle sue speranze.

Ho appreso con piacere che nel contesto dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, vengono presentati gli Atti del Convegno di Studi dedicato al Concilium Sinense, svoltosi a Shanghai nel 1924. Quel Concilio rappresenta una pietra miliare nella storia della Chiesa in Cina, e testimonia con chiarezza l’audacia di una Comunità cristiana capace di incarnarsi nei diversi contesti storico-culturali, restando fedele alla propria identità.

Nel ringraziare Lei, Venerato Fratello, come pure il Delegato Pontificio con funzioni di Magnifico Rettore, i Docenti e quanti operano all’interno di codesta Università, auguro di vivere con dedizione questo nuovo Anno Accademico, in favore degli studenti che attendono da voi un accompagnamento fraterno nel loro quotidiano e sereno impegno. Con tali voti, invoco l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo e, mentre affido tutti alla materna intercessione della Vergine Maria, stella dell’evangelizzazione, di cuore imparto la Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 9 ottobre 2025

LEONE PP. XIV