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PAOLO VI

ANGELUS 

Castel Gandolfo
Domenica, 5 settembre 1965
 

 

Non possiamo distogliere il Nostro pensiero dai luoghi devastati dalle alluvioni di questa stagione, in Italia e in altri Paesi, a Roma specialmente, da quelli ieri da Noi visitati. I luoghi ci mostrano, oltre le loro tristi condizioni, le persone, le tante persone colpite da questa sventura. E con loro le vittime del ghiacciaio di Mattmark, e le loro piangenti famiglie. 

Pregheremo oggi per tutti questi fratelli, nel lutto, nella rovina e nel dolore. 

Ma pregheremo per tutti coloro - Autorità e persone private - che si sono prodigate, in queste tremende circostanze, a portare soccorso e conforto. È grande consolazione vedere come queste pubbliche calamità suscitino reazioni ammirabili di bontà, di coraggio, di generosità e come esse aprano il cuore a meglio conoscere e a soccorrere validamente quelli che sono nella disgrazia, nel bisogno, nell'indigenza e nel pericolo. È questa una conseguenza buona e positiva, che nasce da circostanze penose e deprecabili, ma, per grazia di Dio, non vane almeno per accrescere la solidarietà sociale, la generosità civile, la carità cristiana. 

Perciò per le vittime e per i loro soccorritori preghiamo Maria, consolatrice degli afflitti.


Il fiorente sodalizio «La Famiglia» di Brescia

Salutiamo con grande piacere questa udienza, così numerosa, così cara, così significativa, guidata dal carissimo e ottimo Padre Ottorino Marcolini, dell’Oratorio Filippino di Brescia. A lui per primo il Nostro affettuoso saluto, come all’amico degli anni giovanili, ormai lontani, ma sempre custoditi nella memoria e nella riconoscenza al Signore, per le tante grazie di cui furono ricchi, tra le quali quella delle buone amicizie, che da allora Ci accompagnarono, con tanto Nostro conforto, nel cammino della vita. Quella di Padre Marcolini Ci fu esemplare per la bravura dei suoi studi: Professore di Matematica, poi Ingegnere e poi Direttore dell’Azienda de! Gas di Brescia, diventò uno di quei Padri della Pace, cioè dell’Oratorio Filippino bresciano, che furono e sono maestri per la profonda comprensione dell’anima e dei bisogni del nostro tempo, e per la valorosa e generosa capacità di portarvi una magnifica testimonianza di carità e di sapienza cristiana. Lo dimostra l’opera che voi qui documentate; l’opera bellissima, a cui avete dato nome «famiglia», e che è riuscita, senza pesare sull’economia statale o pubblica, a fondare 64 cooperative, che offrono alloggio, modesto, ma sano, moderno, confortevole, a circa trentamila abitanti. Magnifico esempio di vita sociale, e ancor più di effettiva carità cristiana!

È la vostra opera, cari costruttori di tante linde e gaie casette, che in pochi anni, partendo dal Villaggio del Violino, alla periferia di Brescia, per arrivare a Barbaiana, nella Arcidiocesi di Milano, ha aperto il conforto rigeneratore della casa, d’una casa propria, a moltissime famiglie del popolo, riuscendo a dare loro i doni inestimabili della pace e del benessere domestico e la fiducia nel lavoro, nella concordia civile, nella comunità civile, guidata da principii cristiani.

Noi non faremo adesso l’elogio di questa opera, che voi ben conoscete e di cui voi per primi, costruttori e abitanti dei villaggi del vostro centro «La Famiglia»; ma chiameremo su di essa l’attenzione di quanti studiano ed amano i bisogni della nostra società, affinché vogliano vedere nel vostro esempio quanto possa la buona volontà, quanto possa soprattutto l’idea cristiana, quando è presa sul serio e tradotta in opere concrete di bene per i fratelli. E invocheremo su di essa la protezione divina, perché conservi all’opera il suo spirito di carità, di concordia, di speranza e di bontà, e doni a tutte le ridenti casette da voi costruite la .pace, la prosperità, il tesoro della fede e la benedizione del Signore. Di questa benedizione sia ora pegno la Nostra, che di tutto cuore impartiamo a voi qui presenti, ai vostri colleghi, alle vostre famiglie, e a tutti quelli che vi hanno capito ed aiutato nella vostra ottima impresa, e fra tutti ancora, all’infaticabile e ammirabile Padre Marcolini!

 

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