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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 27 giugno 1976

 

E adesso? Fratelli e Figli!

Adesso, dopo le elezioni in Italia, il nostro interessamento spirituale e morale per la comunità civile continua in due sensi, che non interferiscono minimamente nella complicata gestione della cosa pubblica, estranea alla nostra competenza, ma le dedica una riflessione e una preghiera.

Una riflessione, che vediamo con fiducia maturarsi in tante espressioni della coscienza popolare; l’orientamento positivo, vogliamo dire, verso quel bene comune, che in questi ultimi tempi si era inclinati a cercare mediante orientamenti negativi, di contestazione, di sovvertimento di democrazia egoista. Ora pare che rinasca in molti uomini pubblici e cittadini privati il senso dei valori comunitari: l’ordine, il dovere, la giustizia, la legge, la concordia, la collaborazione, l’interesse per i bisogni altrui, l’assiduità al lavoro, la pace, la libertà; quella mentalità, in una parola, che fa d’una società un Popolo che si ama e che ama, e idealizza la propria convivenza, la propria storia e il proprio avvenire. Certo, restano così le difficoltà pratiche, ma esse si trasformano in sorgenti di energie concrete e spirituali.

La fatica rimane e forse cresce, ma rimane per costruire, non per abdicare alla sua funzione, o per demolire; e la convivenza, pervasa dall’amore, si risolve in fraternità, in favore primario per i più deboli e per i più bisognosi.

Cosi, pare a noi d’intravedere l’orientamento positivo del prossimo avvenire; e così auguriamo che sia.

E questo augurio si faccia preghiera nella nostra ecclesia; e ancora una volta la preghiera sostenga e valorizzi con l’invocazione dell’aiuto divino lo sforzo umano. Ora et labora: l’antica formula è sempre valida.

Con l’intercessione della Madonna.

  



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