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PAOLO VI

REGINA COELI

Domenica, 2 maggio 1976

 

Noi vogliamo dapprima ancora salutare e invitare a questo nostro atto festivo di onore alla Madonna quanti oggi sono venuti a Roma per assistere alla beatificazione di Fra’ Leopoldo di Castelnovo, Cappuccino: grazie a voi, Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e Religiose; grazie a voi, Autorità civili e accademiche associate a questa grande celebrazione; grazie a voi, Fedeli tutti della Croazia e della Jugoslavia, a voi, di Padova e del Veneto e di Roma, clienti tutti spirituali del nuovo Beato. Noi vi ringraziamo della vostra presenza, lodiamo e incoraggiamo codesta pia ed austera testimonianza di religiosa adesione a quella misteriosa, ma surreale comunione dei Santi, che dev’essere nostro conforto nel nostro pellegrinaggio nel tempo e sulla terra: siate fedeli e siate felici; portate alle vostre case questo nostro benedicente saluto.

Ma poi noi dobbiamo, solidali col nostro Cardinale Vicario e come responsabili in primo grado della vita religiosa della nostra Diocesi di Roma, ricordare a voi Romani e a quanti con voi dimorano in questa Urbe dai destini universali e perenni, che oggi la nostra comunità è invitata, impegnata anzi, a pensare alle nuove Chiese da costruire e da rendere efficienti di pastorale attività proprio nella nostra Roma, ingigantita nelle dimensioni e ancor più nei bisogni.

Molti, moltissimi dei cittadini, nuovi nostri figli e fratelli, affluiti a Roma, mancano d’una sufficiente assistenza religiosa e morale per mancanza degli edifici sacri, le Chiese, che li raccolgano, li conoscano, li educhino alla preghiera e alla carità fraterna, li rendano cioè un vero e felice Popolo di Dio. Noi facciamo quanto ci è possibile, convinti di compiere un ministero evangelico e un servizio spirituale e sociale di prima importanza. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Quella delle nuove Chiese è una «necessità» di comune interesse; è un «dovere» d’ogni fedele, d’ogni cittadino che abbia a cuore la storia, l’onore, la concordia, il benessere, la pace di questa metropoli. Pensare ed amare noi dobbiamo; pregare ed aiutare, in ordine alla Roma civile e cattolica, se vogliamo essere degni d’avervi dimora.

Via: invochiamo insieme la Madonna, salus Populi Romani.

                            



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