PAOLO VI
REGINA COELI
Giovedì, 27 maggio 1976
Noi abbiamo oggi concelebrato la Messa con i nuovi Cardinali: venti Sacerdoti, rivestiti tutti dell’Ordine episcopale, a ciascuno dei quali è assegnata una Chiesa di Roma, titolo o diaconia che sia; essi diventano così membri del Clero Romano, sacri ministri della nostra comunità ecclesiale, in aiuto specialmente del governo pastorale universale nella Chiesa cattolica proprio del Vescovo di Roma, che è il Papa.
Voi tutti sapete benissimo queste cose; ma noi vorremmo che voi le aveste a giudicare e ad apprezzare nel loro vero significato religioso ed ecclesiastico, purificando, se bisogno vi fosse, il concetto che qualcuno si può fare di questa categoria di dignitari gerarchici, - Collegio Cardinalizio si chiama - che ha avuto espressioni tanto importanti e gravi nella storia della Chiesa e di Roma, specialmente.
Oggi i Cardinali sono tutti persone degnissime, uomini senza né poteri, né privilegi, né ricchezze speciali; tutti imbevuti di fede in Gesù Cristo; tutti consacrati al servizio della Chiesa e dei suoi uffici; tutti impegnati in opere buone, a favore specialmente delle opere sociali proprie della Chiesa, delle scuole popolari, delle istituzioni caritative per i poveri, per i sofferenti, sacerdoti veri, tutti dediti al culto divino, alla preghiera, alla propria e all’altrui santificazione; buoni, modesti, dignitosi e socievoli. Tutti hanno servito per anni, con tanta dedizione e saggezza la causa della fede, della giustizia, della pace. Noi possiamo esserne testimoni.
E qui oggi specialmente, essi ci rendono visibili le cosiddette note della Chiesa; in modo particolare due che Roma dovrebbe apprezzare come mirabile conferma alla sua storica vocazione civile: l’unità e l’universalità che vogliono qui testimoniare il carattere trascendente della sua originaria vocazione, che la Chiesa ha religiosamente resa viva e perenne. Perciò la nostra letizia, la nostra preghiera sale con Cristo al cielo, affinché il mondo trovi in Lui l’onore e il presidio della pace universale. Maria, Madre della Chiesa ci assista dal cielo.
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