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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 10 luglio 1977

 

Ecco il caldo, ecco l’estate, vorremmo aggiungere ecco le vacanze, per augurare che tutti abbiano la possibilità di goderle per un congruo periodo, quello che occorre per una pausa alle occupazioni ordinarie, per un ristoro fisico necessario, anzitutto. Noi lo auguriamo a tutti, salutare e sereno (Cfr. Qo. 3, 1 ss.). Alle scuole, alle famiglie, al lavoro. Con due scopi particolari; il primo, che ciascuno ritrovi se stesso, il proprio pensiero, il proprio animo, la propria libertà, il senso della propria vita. Il riposo del ritmo ordinario del lavoro non è puro ozio, né solo svago esteriore, ma può essere momento propizio per la coscienza, per la formazione della propria personalità, per la salita alle vette dell’anima, cioè può essere anche, e noi tutti lo auguriamo, l’ora del ripensamento interiore, e soprattutto l’ora della preghiera, l’ora di qualche «esercizio spirituale», d’un viaggio intelligente; di un pellegrinaggio, ad esempio, ovvero di un momento di silenzio esteriore e di ascoltazione interiore, come avviene nei ritiri a tema religioso. Raccomandiamo a tutti queste festive vacanze degli animi.

Secondo scopo: ammirare la natura, cioè ritrovare il contatto con questa scena sempre aperta, sempre nuova, sempre meravigliosa, ch’è la natura nella sua genuina espressione: lo spazio, l’atmosfera, gli animali, le cose; il mare, i monti, le pianure, il cielo con le sue aurore, i suoi meriggi, i suoi tramonti, e specialmente con le sue notti stellate, profonde, e incantevoli sempre. Anche la natura è libro di Dio. È un libro aperto, stupendo, misterioso. Saperlo leggere è preghiera. Non dimentichiamo l’inno di Daniele (Cfr. Dan. 3. 57 ss.), né il cantico francescano delle creature. Poesia dell’essere, poesia della bellezza naturale, alla cui ammirazione il Vangelo stesso ci invita.

Abbiamo di che rendere attraenti e ristoratrici le vacanze; noi ve le auguriamo buone e felici, con le ali dello spirito. Che la Madonna ve ne faccia gustare il suo canto segreto.

                                                        



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