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DISCORSO DI PAOLO VI
ALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA
DEI CENTRI TRASFUSIONALI

Domenica, 4 ottobre 1964

     

Fra i vari Gruppi italiani, che assistono a questa udienza, dobbiamo particolarmente notare quello dei Partecipanti al X Convegno di Studi promosso dall’Associazione dei Centri-Trasfusionali in Italia, sotto la Presidenza del Prof. Dr. Carlo Alberto Lang, degli Ospedali riuniti di Trieste e Dirigente della Banca del Sangue di detti Ospedali, e che presiede all’Associazione fin dalla sua fondazione, dieci anni or sono.

Siamo molto lieti ed onorati di questa visita. Essa Ci dice la bontà dei sentimenti che anima l’Associazione, i cui alti scopi umanitari trovano negli ideali cristiani una conferma ed una elevazione, ed a cui i cuori cristiani vorranno portare il loro contributo di appoggio morale e di aiuto effettivo.

Ci sono stati comunicati tali scopi, rivolti a dare ad un moderno e indispensabile servizio sanitario una più ampia ed organica compagine, un alimento scientifico e professionale pari alla sua importanza e conforme alle nuove esigenze dei problemi e degli sviluppi del servizio trasfusionale medesimo, ed un riconoscimento giuridico quale si riscontra in altri Paesi e quale è reclamato dall’esperienza. Volentieri esprimiamo il Nostro plauso ed il Nostro incoraggiamento per un’opera che la moderna terapia dimostra sempre più provvida e necessaria, diretta com’è ad apprestare un rimedio altrettanto delicato che efficace in forme di interventi sempre più estese e scientificamente evolute.

Ci piace, anche in questa occasione, esprimere la Nostra esortazione e il Nostro encomio ai Datori di sangue ed alla benemerita Associazione che li unisce e che promuove la raccolta dell’elemento indispensabile per ogni operazione trasfusionale; e Ci piace vedere come il dono volontario e generoso del sangue sia accolto col massimo interesse e con i metodi scientifici più accurati e quindi utilizzato con la tecnica professionale più progredita dei Centri trasfusionali, ai quali l’Associazione vuol dare una sempre progressiva promozione.

Queste forme moderne di assistenza sanitaria, che si rivolgono a categorie intere e varie di sofferenti, e che hanno ricorso al contributo collettivo ed organizzato di vasti ceti sociali, meritano l’attenzione di quanti studiano e assistono i fenomeni della beneficenza, del costume civile, del progresso medico-sociale del nostro tempo, e meritano anche la nostra, che in tali fenomeni può riscontrare la penetrazione di principii cristiani nella vita del popolo e l’espressione d’una coscienza morale di cui è ben lecito e doveroso essere soddisfatti.

Accompagniamo pertanto con i Nostri voti la buona attività della Associazione Italiana dei Centri trasfusionali; auguriamo che sentimenti sempre buoni, nobili e cristiani la sostengano e la diffondano; e preghiamo Colui, che per la nostra salvezza ha dato il suo Sangue prezioso, di assistere e di rimunerare quanti con buoni intenti e buoni procedimenti dànno ingegno ed opera a questo servizio sanitario.

   



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