PELLEGRINAGGIO IN UGANDA
DISCORSO DI PAOLO VI
AGLI ABITANTI DEL VILLAGGIO DI MENGO
Venerdì, 1° agosto 1969
Diletti figli e figlie,
Questo incontro con voi uomini, donne e bambini di questo villaggio, è una delle più preziose e felici occasioni della Nostra visita in Africa, Noi vi salutiamo e benediciamo, e attraverso voi salutiamo ed abbracciamo la gente dei villaggi dell’Uganda e di tutta l’Africa. La maggior parte degli Africani vivono in villaggi, come voi; a voi, e a ciascuno di essi, Noi manifestiamo la Nostra stima, il Nostro affetto, e le Nostre speranze per il vostro futuro.
In un villaggio come questo, ognuno conosce i suoi vicini, e tutti sentono che essi sono fratelli. Ognuno lavora per il bene comune, coltiva la terra comune, celebra le comuni tradizioni. Il lavoro è duro, e il compenso è magro; ma la sorte di quelli che si recano nelle città è ancora più grave e più pericolosa.
Papa Giovanni affermò che i lavoratori della terra non devono mai avere un complesso d’inferiorità né devono reputarsi meno importanti (cf. Mater et Magistra, n. 126). Egli disse pure, tuttavia, che voi non dovete mai rinunciare a chiedere che si provveda ai servizi essenziali, come strade, trasporti, comunicazioni, acqua, case, servizi sanitari, istruzione e formazione professionale, assistenza religiosa ed anche mezzi ricreativi (ib. n. 128). Grandi sforzi si vanno compiendo in tal senso, e Noi siamo lieti che la Chiesa Cattolica ha contribuito, per quanto le era possibile, allo sviluppo e al miglioramento dei villaggi. Noi stessi abbiamo dato istruzioni alla Nostra Commissione per la Giustizia e la Pace di concorrere a questa battaglia, e di lavorare per il miglioramento delle vostre comunità nei villaggi e delle vostre condizioni di vita.
Qui, dal vostro villaggio, Noi proclamiamo a tutta, l’Africa e all’intero mondo che l’Africa rurale deve essere aiutata a sviluppare le sue immense possibilità agricole; che la creazione di industrie locali deve rimpiazzare lo sfruttamento delle materie prime; e che l’abitante del villaggio africano deve essere aiutato a diventare, attraverso un concorde sforzo e in unione con le amministrazioni locali e nazionali, padrone del suo proprio destino e sviluppo, ricevendo l’istruzione necessaria per esercitare le sue personali responsabilità.
Noi desideriamo per ciascuno di voi quella dignità e giustizia che sono proprie dei figli di Dio. Perciò Noi chiamiamo il mondo intero a quella universale fraternità in Dio, per la quale Nostro Signore Gesù Cristo, e i vostri Martiri di Uganda, diedero la vita. Per incoraggiare voi pure a dare la vostra vita, ossia il vostro quotidiano lavoro, per i vostri fratelli, di cuore impartiamo a voi tutti la Nostra Apostolica Benedizione.
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