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DISCORSO DI PAOLO VI
ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ANZIO

Mercoledì, 25 agosto 1971

 

Ci reca vivo compiacimento questo particolare incontro con codesta ben qualificata ed eletta rappresentanza della città di Anzio: salutiamo Lei, Signor Sindaco, i suoi collaboratori nella Giunta comunale, che, unitamente al Parroco, avete voluto venire a portarci l’espressione dell’affetto, della fedeltà civica e religiosa, dell’operosità industre e tenace dei vostri concittadini, gente di mare robusta e forte, adusta alla fatica, attaccata alle proprie antiche tradizioni.

In voi, Noi vediamo e riceviamo ciascuno degli abitanti di Anzio; e vi affidiamo l’incarico di portare a ciascuno di essi il Nostro saluto e incoraggiamento, di dire loro la Nostra stima e benevolenza, di esprimere il Nostro augurio sincero, affinché il patrimonio di virtù umane e cristiane, che hanno distinto nei secoli la città marinara, sia gelosamente custodito pur nelle fluttuazioni capricciose e pericolose della mentalità e del costume moderno; sia anzi arricchito dalla robusta sanità morale delle persone, delle famiglie, delle istituzioni. E i Nostri voti sono rivolti particolarmente alla gioventù, nelle cui mani è posta la sorte del futuro, affinché sappia essere se stessa, sempre, con generoso ardore e con pensosa serietà; ai lavoratori, che sostengono il peso di un quotidiano duro impegno; ai sofferenti, che col loro sacrificio silenzioso attirano le grazie del Signore. A tutti assicuriamo il Nostro ricordo nella preghiera, e a tutti impartiamo la Nostra Benedizione.

                                       



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