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DISCORSO DI PAOLO VI
ALL’ISPETTORATO DI PUBBLICA SICUREZZA
PRESSO IL VATICANO

Lunedì, 31 gennaio 1972

 

Come ogni anno, abbiamo la gioia di ricevere i benemeriti membri dell’Ispettorato Generale di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano. Come tra buoni vicini, è bello sostare insieme, anche solo per qualche attimo, al di fuori delle consuete remore dell’assillo quotidiano, per esprimere con più agio i sentimenti reciproci.

Ringraziamo dunque il Dottor Oreste Cerreti, degno Ispettore Generale, per le parole che ci ha rivolte, eletta espressione dei comuni sentimenti con cui volete svolgere la vostra singolare attività. Ricambiamo gli auguri per il Nuovo Anno, nella certezza che l’aiuto del Signore lo renderà fecondo di meriti per tutti voi, che svolgete con tanta generosità un lavoro tanto prezioso. E ci è caro ricevervi, in questa ormai tradizionale occasione, appunto per dire espressamente, personalmente, a ciascuno di voi la nostra attenzione, la nostra stima, la nostra riconoscenza per questo vostro servizio. Sappiate che quanto fate non passa inosservato: e ci è tanto gradito potervelo ripetere ogni anno, insieme con l’assicurazione della nostra benevolenza. E davvero la meritate: sia come scrupolosi e integerrimi servitori e tutori dell’ordine pubblico, secondo la professione che vi è propria, sia soprattutto come laici cristiani, i quali si sforzano di vivere fedelmente la ,propria missione. Le parole, che abbiamo testé udite, ce ne hanno dato la bella conferma: e ci conforta tanto sapere che, nelle grandi occasioni della vita della Chiesa, come nei nostri settimanali colloqui con i fedeli di tutto il mondo, nelle Udienze, voi vivete all’unisono con i vostri fratelli nella fede, e vi sforzate di far vostro il magistero della Chiesa, e di applicarlo nelle circostanze concrete della esistenza familiare e professionale.

Ciò corrisponde agli insegnamenti del Concilio Vaticano II, di cui avete vissuto da vicino la straordinaria esperienza; ciò è dovuto alla vocazione, che ciascun credente ha, di fare onore al nome cristiano, di essere testimone della verità (Cfr. Io. 18, 37), di vivere in modo conseguenziale gli impegni del Battesimo e della Cresima. Abbiatevi perciò il nostro incoraggiamento più vivo, con l’augurio che il Signore vi accompagni sempre nel vostro servizio, e soprattutto conceda a voi e ai vostri cari i doni della sua pace e della sua consolazione.

È l’augurio che vi porgiamo, in ricambio del vostro gesto gentile, con l’assicurazione che la nostra preghiera accompagna tutti voi, responsabili dell’Ispettorato Generale, Sottufficiali graduati e Guardie di Pubblica Sicurezza, unitamente ai vostri cari, particolarmente ai piccoli e a quanti nelle vostre famiglie siano in qualche modo provati dalla sofferenza. A ciascuno, in particolare, la Nostra Benedizione Apostolica.

                                       



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