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DISCORSO DEL SANTO PADRE PIO X
AI PELLEGRINI FRANCESI*

 

7 settembre 1908

 

L'emozione che, voi Monsignore Arcivescovo, provate con i vostri connazionali avanti al Vicario di Cristo è anche profonda in me. Ogni volta che vedo dei pellegrini, venuti anche dai paesi i più lontani, per fare omaggio al Vicario di Cristo, la mia emozione è veramente profonda. Ma nello stesso modo che vi è differenza tra stella e stella, così io provo davanti ai vari pellegrinaggi diverse emozioni e la mia commozione è sempre vivissima ogni volta che vedo i figli della Francia. Questo mio sentimento è naturale in quanto che un padre soffre sempre delle sofferenze dei suoi figli e tanto più ne soffre se essi sono innocenti. Ora questa è la vostra sorte; questa è la sorte avversa che vi fa perseguitati in un paese cattolico sì da dover lottare per mantenere la fede e conservare nella vostra patria la devozione alla Chiesa, che fu e deve essere sempre la gloria più bella della Francia. Il Signore Iddio permette le tribolazioni per provare la virtù; e voi siete appunto in una terra di dolori, in un luogo di lagrime, dove vi è gioco forza di combattere per seguire gli esempì del Salvatore e per participare ai suoi trionfi.

Mi congratulo coi sacerdoti della Francia che fermi al loro posto, sicuri della loro missione, hanno combattuto e combattono per mantenere la fede della loro patria, difendere il vessillo della religione. Iddio vi guardi nella vostra opera e vi dia la forza nelle vostre lotte che certamente saranno coronate da successo. Ringrazio in modo speciale gli istitutori e le istitutrici, che per supplire alle congregazioni religiose ed ai monasteri, espulsi in omaggio a quella libertà tanto decantata e calpestata da quelli stessi che 1' hanno sempre sulle labbra, hanno preso impegno delle scuole private.

Muovono a compassione questi figli del popolo che domandano il pane dell' intelletto a cui nessuno pensa; muovono a compassione questi figli del popolo che chiamati da Dio al retaggio del paradiso, ne sono allontanati sventuratamente da mille inciampi; essi muovono finalmente a compassione perchè anche nelle loro famiglie trovano tanti ostacoli alla eterna salute.

Dio benedica il vostro operato e ve ne dia ricompensa egli stesso con i suoi doni più eletti. A voi tutti figli della cattolica Francia, domando di unire le vostre preghiere, i vostri sforzi, la vostra attività per mantenere viva la fede; che mai venga il giorno nel quale distrutte le chiese, la fede debba esulare in altri paesi per trovare un rifugio.

In questi giorni, mentre il Santissimo Sacramento viene esaltato nella Inghilterra protestante, in Francia la libertà viene calpestata da una forza brutale, in servigio di quelli che fanno guerra a Dio, a tutto danno della Francia stessa.

Deploriamo tanta nequizia, e spargiamo lagrime di sangue sulla perfidia di quelli che governano la Francia e che sono degni di compassione e preghiamo il Signore che alfine tocchi il loro cuore.

 


 

*AAS, vol. XLI (1908), pp. 622-623.



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