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DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII
ALLE ISCRITTE AL MOVIMENTO DELLE «OASI»
*

 Domenica, 23 novembre 1952

 

Vi diamo, dilette figlie, il Nostro paterno benvenuto. Come ben sapete, Noi siamo spesso costretti a ricevere tutti insieme in « Udienze generali » molti devoti fedeli che da tante parti e regioni vengono a Noi per ricevere la Nostra Benedizione e ascoltare la Nostra semplice parola esortatrice. Abbiamo però desiderato di incontrare separatamente voi, fiorita aiuola di quel giardino primaverile che adorna la Chiesa.

Noi apprendemmo a suo tempo che alcune pie ragazze romane avevano offerto la loro giovinezza al Re divino, Gesù Salvatore del mondo, per le mani di Maria Immacolata, nel giorno indimenticabile in cui avemmo la gioia d'incastonare una nuova gemma splendente nella corona della Vergine SS.ma, proclamandola Assunta in cielo. Era la fulgida mattina del 1° Novembre 1950.

Da allora altre giovanili schiere si sono aggiunte alla prima in varie città d'Italia, dell'Argentina, del Brasile, sparse nel mondo a serenarlo con l'incanto di una purezza incontaminata e con una vita cristiana intensamente vissuta.

Voi avete voluto chiamarvi « Oasi », e in verità difficilmente si sarebbe potuto trovare un nome più appropriato; avete cioè voluto indicare che nel deserto di questo mondo, così arido perchè così riarso, era vostro desiderio ed è vostra deliberata volontà che nasca, cresca e si moltiplichi la « vita di Dio », divenendo voi i canali misteriosi, ma reali, alimentati da Colui che è fons aquae vivae, sorgente di acqua viva, e che andranno ad irrigare il terreno, nel quale l'arsura ha provocato la morte o impedisce che germogli la vita.

Ma voi siete in posizione di vantaggio rispetto alle oasi del deserto, che vi hanno suggerito il nome. In queste la quantità di acqua, generalmente parlando, non può essere aumentata; deve quindi venire utilizzata secondo rigorosi criteri di economia. Nelle vostre « Oasi » non è così; voi attingete con gaudio le acque dalle fonti del Salvatore : haurietis aquas in gaudio de fontibus Salvatoris (Is. 12, 3), senza limiti di tempo nè di quantità. In tal guisa procurerete che nel deserto del mondo ogni anima sia come una piantagione del Signore a sua glorificazione : plantatio Domini ad glorificandum (Is. 61, 3).

Si deve altresì osservare che, mentre non può ampliarsi l'estensione delle oasi nel deserto, possono invece ben ingrandirsi le vostre. Anzi è desiderabile che le varie vostre « Oasi » trovino modo di espandersi fino a ricongiungersi, per così dire, fra loro, fino a far scomparire una parte del deserto.

Dilette figlie! Noi vi esprimiamo qui il Nostro paterno compiacimento per quel che siete, per quel che fate. Persuasi come siamo che oggi è il tempo dell'eroismo, l'ora della dedizione completa, Noi ringraziamo lo Spirito Santo, ogniqualvolta scende in qualche anima, in qualche gruppo di anime, arrecandovi il soffio del rinnovamento e dell'amore.

Voi — lo sappiamo — non volete trasformarvi in un'Associazione, che si aggiunga alle altre, e potrebbe forse finire con l'essere a queste molesta. Volete rimanere quel che siete, rimanere dove siete; ma nei luoghi che frequentate, fra le persone che incontrate, siete risolute a portare un'aura di generosità assoluta nell'ordine della vita cristiana. Col vostro impegno — consacrato da voto privato e temporaneo — di conservare immacolato il vostro candore, e con la promessa della meditazione quotidiana, della Comunione, della visita a Gesù Sacramentato, del rosario, voi vi assicurate un « respiro » e un « nutrimento » dell'anima, che farà di voi — più presto di quel che forse potreste credere — il lievito che silenziosamente, ma efficacemente, opererà in qualsiasi massa, fermentandola e tramutandola in pane buono e saporoso. Le stesse Associazioni, a cui siete o sarete ascritte, potranno sentire i benefici effetti della vostra presenza, poichè voi vi studierete di condurre le anime, che ne fanno parte, a un ritmo di vita spirituale simile al vostro.

In tal guisa col vostro movimento sorge nella Chiesa qualche cosa che in proporzioni così vaste non si era forse mai veduta finora. Noi salutiamo la comparsa di questa falange stabile e permanente, e insieme rinnovantesi a ogni avvicendarsi di giovinezze, che si propongono di vivere in un clima di ardimento e di effettiva prontezza a qualsiasi chiamata di Dio e della Chiesa.

Se è vero che la famiglia è la cellula della società e che dalla ricostruzione di essa dipende il rinnovamento del mondo, quale potente impulso una gioventù come la vostra potrà dare al conseguimento di un così alto e urgente fine! D'altra parte, la vostra consacrazione prepara le anime giovanili ad accogliere - quando il Signore la ispiri — la vocazione alla vita religiosa, che rimarrà sempre uno stato più perfetto di quello — anch'esso santo — del matrimonio.

Crescete dunque, dilette figlie, in numero e in qualità. Fate di Gesù la vostra vita; trasformatevi in Lui; fate che Egli viva nel mondo, servendosi della vostra vita.

E degnisi Maria, Madre di Gesù e nostra dolcissima Madre, di ottenervi la grazia di essere — come Lei e con Lei — portatrici di Gesù nel mondo.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XIV,
 Quattordicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1952 - 1° marzo 1953, pp. 399 - 401
 Tipografia Poliglotta Vaticana

 



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