EVANGELII GAUDIUM - page 68

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va logorando e degenerando nella meschinità ».
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Si sviluppa la psicologia della tomba, che poco a
poco trasforma i cristiani in mummie da museo.
Delusi dalla realtà, dalla Chiesa o da se stessi, vi-
vono la costante tentazione di attaccarsi a una tri-
stezza dolciastra, senza speranza, che si impadro-
nisce del cuore come « il più prezioso degli elisir
del demonio ».
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Chiamati ad illuminare e a comu-
nicare vita, alla fine si lasciano affascinare da cose
che generano solamente oscurità e stanchezza
interiore, e che debilitano il dinamismo aposto-
lico. Per tutto ciò mi permetto di insistere: non
lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione!
No al pessimismo sterile
84. La gioia del Vangelo è quella che niente
e nessuno ci potrà mai togliere (cfr
Gv
16,22).
I mali del nostro mondo – e quelli della Chiesa
– non dovrebbero essere scuse per ridurre il no-
stro impegno e il nostro fervore. Consideriamo-
li come sfide per crescere. Inoltre, lo sguardo di
fede è capace di riconoscere la luce che sempre lo
Spirito Santo diffonde in mezzo all’oscurità, sen-
63
 J
oseph
R
atzinger
,
Situazione attuale della fede e della teo-
logia
. Conferenza pronunciata durante l’Incontro dei Presidenti
delle Commissioni Episcopali dell’America Latina per la dottri-
na della fede, celebrato a Guadalajara, México, 1996. Pubblicata
ne
L’Osservatore Romano
, 1 novembre 1996; citato in: V C
on
-
ferenza
generale
dell
’E
piscopato
latino
-
americano
e
dei
C
araibi
,
Documento di Aparecida
(29 giugno 2007), 12.
64
 G
eorges
B
ernanos
,
Journal d’un curé de campagne
, Paris,
1974, p. 135.
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...224
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