Lumen Fidei - page 60

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Nell’Eucaristia troviamo l’incrocio dei due assi
su cui la fede percorre il suo cammino. Da una
parte, l’asse della storia: l’Eucaristia è atto di me-
moria, attualizzazione del mistero, in cui il passa-
to, come evento di morte e risurrezione, mostra
la sua capacità di aprire al futuro, di anticipare la
pienezza finale. La liturgia ce lo ricorda con il suo
hodie
, l’“oggi” dei misteri della salvezza. D’altra
parte, si trova qui anche l’asse che conduce dal
mondo visibile verso l’invisibile. Nell’Eucaristia
impariamo a vedere la profondità del reale. Il
pane e il vino si trasformano nel corpo e sangue
di Cristo, che si fa presente nel suo cammino pa-
squale verso il Padre: questo movimento ci intro-
duce, corpo e anima, nel movimento di tutto il
creato verso la sua pienezza in Dio.
45. Nella celebrazione dei Sacramenti, la Chie-
sa trasmette la sua memoria, in particolare, con la
professione di fede. In essa, non si tratta tanto di
prestare l’assenso a un insieme di verità astratte.
Al contrario, nella confessione di fede tutta la vita
entra in un cammino verso la comunione piena
con il Dio vivente. Possiamo dire che nel
Credo
il
credente viene invitato a entrare nel mistero che
professa e a lasciarsi trasformare da ciò che pro-
fessa. Per capire il senso di questa affermazione,
pensiamo anzitutto al contenuto del
Credo
. Esso
ha una struttura trinitaria: il Padre e il Figlio si
uniscono nello Spirito di amore. Il credente af-
ferma così che il centro dell’essere, il segreto più
profondo di tutte le cose, è la comunione divi-
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