MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
PER L'INCONTRO DEI VESCOVI RESPONSABILI
DELLE COMMISSIONI EPISCOPALI DELLA FAMIGLIA E VITA
DELL'AMERICA LATINA E DEI CARAIBI
[BOGOTÀ, 28 MARZO - 1° APRILE 2011]
Al venerato fratello Cardinale Ennio Antonelli
Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia
Sono lieto di salutare cordialmente lei, Eminenza, e gli altri cardinali, vescovi e sacerdoti che partecipano all’incontro dei responsabili delle Commissioni Episcopali di Famiglia e Vita dell’America Latina e dei Caraibi, che si svolge a Bogotá.
Come ho ribadito nella V Conferenza Generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi, la famiglia è il valore più caro ai popoli di quelle nobili terre. Per questo motivo, la pastorale familiare ha un posto rilevante nell’azione evangelizzatrice di ognuna delle diverse Chiese particolari, promuovendo la cultura della vita e lavorando affinché i diritti delle famiglie siano riconosciuti e rispettati.
Si constata però con dolore come i focolari domestici stiano subendo sempre più situazioni avverse provocate dai rapidi cambiamenti culturali, dall’instabilità sociale, dai flussi migratori, dalla povertà, dai programmi di educazione che banalizzano la sessualità e da false ideologie. Non possiamo restare indifferenti di fronte a queste sfide. Nel Vangelo troviamo la luce necessaria per rispondere ad esse senza perderci d’animo. Cristo con la sua grazia ci spinge a lavorare con diligenza ed entusiasmo per accompagnare ognuno dei membri delle famiglie nella scoperta del progetto di amore che Dio ha per la persona umana. Nessuno sforzo sarà pertanto inutile nel promuovere tutto ciò che può contribuire a far sì che ogni famiglia, fondata sull’unione indissolubile fra un uomo e una donna, porti a termine la sua missione di essere cellula viva della società, vivaio di virtù, scuola di convivenza costruttiva e pacifica, strumento di concordia e ambito privilegiato in cui, in modo gioioso e responsabile, la vita umana viene accolta e protetta, dal suo inizio fino al suo termine naturale. Vale anche la pena continuare ad incoraggiare i genitori nel loro diritto e obbligo fondamentale di educare le nuove generazioni nella fede e nei valori che nobilitano l’esistenza umana.
Non dubito che la missione continentale promossa ad Aparecida, e che tante speranze sta risvegliando ovunque, serva per ravvivare negli amati Paesi latinoamericani e dei Caraibi la pastorale matrimoniale e familiare. La Chiesa può contare sulle famiglie cristiane, chiamandole a essere un vero soggetto di evangelizzazione e di apostolato e invitandole a prendere coscienza della loro preziosa missione nel mondo.
Incoraggio quindi tutti i partecipanti a questa significativa riunione a sviluppare nelle loro riflessioni le grandi linee pastorali tracciate dagli episcopati riuniti ad Aparecida, permettendo in tal modo alla famiglia di vivere un profondo incontro con Cristo attraverso l’ascolto della sua Parola, la preghiera, la vita sacramentale e l’esercizio della carità. In tal modo, la si aiuterà a mettere in pratica una salda spiritualità che favorisca in tutti i suoi membri una decisa aspirazione alla santità, senza timore di mostrare la bellezza degli alti ideali e le esigenze etiche e morali della vita in Cristo. Per promuovere ciò, è necessario incrementare la formazione di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, si dedicano all’evangelizzazione delle famiglie. Allo stesso modo, è importante intraprendere percorsi di collaborazione con tutti gli uomini e le donne di buona volontà per continuare a tutelare intensamente la vita umana, il matrimonio e la famiglia in tutta la regione.
Concludo esprimendo il mio affetto e la mia solidarietà a tutte le famiglie dell’America Latina e dei Caraibi, in particolare a quelle che si trovano in situazioni difficili. Mentre affido alla potente protezione della Santissima Vergine Maria i frutti di questa lodevole iniziativa, imparto loro di cuore l’implorata Benedizione Apostolica, che estendo con piacere a quanti sono impegnati nell’evangelizzazione e nella promozione del bene delle famiglie.
Dal Vaticano, 28 marzo 2011
BENEDICTUS PP. XVI
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