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DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
A S.E. IL SIG. ALAIN BUTLER PAYETTE
AMBASCIATORE DELLA REPUBBLICA DELLE SEYCHELLES
PRESSO LA SANTA SEDE*

Sala Clementina
Giovedì, 13 dicembre 2007

 

Eccellenza,

sono lieto di accettare le Lettere che la accreditano quale Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica delle Seychelles presso la Santa Sede. Ricordo con piacere la sua vista dello scorso anno al seguito del Presidente James Alix Michel e sono grato per i saluti che mi ha trasmesso da parte di quest'ultimo. Da parte mia, li ricambio volentieri con l'assicurazione delle mie sentite preghiere per il suo amato Paese e per tutto il suo popolo.

Le Seychelles sono state benedette dalla Provvidenza, non solo con una grande bellezza naturale e una sana vita economica, ma anche con l'armonia sociale e la coesione scaturita da valori condivisi e da un forte impegno per la solidarietà nella ricerca del bene comune. La sua nazione può, di fatto, rendere grazie per il suo elevato livello di vita, frutto del discernimento e del sacrificio di molte generazioni di cittadini. Nel più ampio contesto del continente africano, le Seychelles sono ben note per la qualità e la vastità del loro sistema educativo e per l'ampiezza della loro rete di servizi sanitari accessibili a tutti i cittadini. Questa impressionante infrastruttura fa grandi promesse al futuro della nazione, perché offre un saldo fondamento a una costante crescita economica e, inoltre, cosa che diviene sempre più importante, alla realizzazione delle più profonde speranze e aspirazioni della generazione più giovane.

A questo proposito, sono grato per il riferimento che Lei, Eccellenza, ha fatto all'importanza di riconoscere e promuovere quei valori spirituali scaturiti dalle radici cristiane della sua nazione, che sono state decisive nel plasmare il presente delle Seychelles e che offrono un sicuro fondamento al loro futuro. La Chiesa nelle Seychelles è giustamente orgogliosa del proprio contributo alla vita della nazione, in particolare mediante il suo impegno storico per l'educazione dei giovani e per la formazione dei fedeli nelle virtù essenziali per lo sviluppo umano integrale e per l'edificazione di una società libera, giusta e prospera. La comunità cattolica desidera perseverare in questo impegno, e, in spirito di sincerità e di cooperazione rispettosa, operare per la promozione del bene comune attraverso la predicazione del Vangelo, per formare le coscienze in saldi principi religiosi e morali e per offrire assistenza caritatevole a tutti, indipendentemente dalla razza o dalla religione.

In questa occasione, non posso non esprimere il mio apprezzamento per i rapporti cordiali fra la Repubblica delle Seychelles e la Santa Sede, caratterizzati dalla fiducia reciproca e da una pronta collaborazione. Parimenti, esprimo la mia gratitudine per gli sforzi del governo volti a sostenere l'educazione religiosa a livello primario e a contribuire all'edificazione di nuove chiese e strutture educative. Questo impegno è un segno concreto del rapporto di fiducia e di responsabile cooperazione che esiste da tanto tempo fra le autorità civili e la comunità cattolica nel servizio ai giovani, che sono la speranza della società. Difatti, la nazione ha fatto dei servizi ai giovani e della loro sana formazione una notevole priorità e ciò recherà certamente abbondanti frutti, mentre i giovani, uomini e donne, di oggi trovano gradualmente il loro posto di cittadini responsabili e di leader di domani. Ho molta fiducia nei giovani delle Seychelles, e attraverso di lei invio a tutti loro i miei saluti affettuosi e il mio sincero incoraggiamento a perseverare nel coltivare le virtù dell'onestà, della fedeltà e del servizio abnegato agli altri, che non solo recano felicità personale e profonda realizzazione, ma creano anche una società caratterizzata da maggiori fraternità, libertà, giustizia e pace.

Una delle più importanti risorse delle Seychelles è la salda vita familiare, basata sull'amore reciproco del marito e della moglie e rafforzata dal dono dei figli. Quale cellula primaria della società, la famiglia si aspetta da quest'ultima l'incoraggiamento di cui ha bisogno nella sua missione insostituibile. Non posso che incoraggiare gli sforzi di tutte le persone di buona volontà, in ogni sfera della vita e della politica nazionale, per "garantire e promuovere l'identità autentica della famiglia umana" (cfr Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 252) promuovendo e difendendo questa istituzione fondamentale, riconoscendo e affrontando le sfide poste alle giovani famiglie e sostenendo i genitori nelle loro responsabilità di primi educatori dei propri figli. Il futuro dello Stato dipende in gran parte da famiglie forti nella comunione e stabili nell'impegno (cfr Ibidem, n. 213).

Eccellenza, mentre comincia la sua missione in nome della Repubblica delle Seychelles, la prego di accettare i miei personali buoni auspici per il suo esigente lavoro. Sappia che i vari uffici della Santa Sede sono pronti ad assisterla e a sostenerla nello svolgimento dei suoi compiti. Con questi sentimenti, invoco di cuore su di lei, sulla sua famiglia, e su tutto l'amato popolo delle Seychelles le più ricche benedizioni divine di gioia e di pace.


*L'Osservatore Romano 14.12.2007 p.3, 6.

 

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