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VIAGGIO APOSTOLICO A RIO DE JANEIRO, IN OCCASIONE DEL
II INCONTRO MONDIALE CON LE FAMIGLIE (2-6 OTTOBRE 1997)

PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO
DA ROMA A RIO DE JANEIRO

Giovedì, 2 ottobre 1997

 

La guerra civile in Algeria, la piaga dell'antisemitismo, la Seconda Guerra Mondiale. Sono alcuni dei temi toccati da Giovanni Paolo II nell'incontro con i giornalisti svoltosi durante il volo da Roma a Rio de Janerio. Il Santo Padre ha esordito passando in rassegna i pellegrinaggi apostolici compiuti nel corso dell'anno.

Sarajevo il 13 aprile; l'anniversario di sant'Adalberto nella Repubblica Ceca; il Libano in maggio per concludere la parte celebrativa dell'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Libano; la Polonia e il lungo viaggio di 10 giorni. Nella seconda parte di quest'anno, vi è stato l'incontro con i giovani a Parigi, a fine agosto, poi la visita a Bologna per partecipare al Congresso Eucaristico Nazionale e, adesso, vedremo come andrà questo incontro mondiale con le famiglie.

Rispondendo ad un giornalista che gli ha chiesto se per l'Algeria è ipotizzabile una forma di ingerenza umanitaria da parte della comunità internazionale, Giovanni Paolo II ha poi detto:

Si deve provare. Ieri ho incontrato il confratello dei cistercensi assassinati, l'unico superstite della strage. Le uccisioni continuano, ci sono i terroristi, c'è il terrorismo. Si devono cercare dei metodi di persuasione, tanto più che anche nel mondo musulmano il terrorismo non è ben visto e i musulmani non vogliono essere visti come terroristi.

L'olocausto è una cosa chiara e su questo non ci sono problemi. Ma non bisogna scordare che nel mondo ci sono stati altri olocausti ed anche questi non vanno dimenticati.

Un giornalista ha poi rivolto al Santo Padre una domanda circa l'opportunità di abbinare l'esibizione di alcuni cantanti al Congresso Eucaristico Nazionale di Bologna.

L'iniziativa non era tanto rischiosa. Se uno seguiva un po' il canto si poteva anche chiedere: “Ma dove siamo”? “È il Congresso Eucaristico di Bologna”? Ma alla fine è stato possibile chiarire tutto: il Congresso Eucaristico e l'incontro con i giovani. I canti erano interessanti e belli.

Ad un altro giornalista che ha chiesto se una decisione sulla cosiddetta commissione etica mista per l'aborto verrà presa congiuntamente ai Vescovi tedeschi entro l'autunno il Papa ha risposto:

Sì. Con i Vescovi ho contatti continui e abbiamo molti problemi da trattare insieme. In genere tutto termina bene.

Giovanni Paolo II, rispondendo ad una domanda in inglese, ha quindi sottolineato che

è necessario seguire la via normale

anche per il processo di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta ed ha concluso il suo incontro con i giornalisti presenti sull'aereo rispondendo ad una domanda circa l'opportunità che tutta la Chiesa chieda perdono, come hanno recentemente fatto i Vescovi francesi, per il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Abbiamo già chiesto perdono varie volte per il passato e per il presente. È interessante che sono sempre il Papa e la Chiesa a chiedere perdono. Gli altri restano in silenzio.

Ma forse è giusto così.

 



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