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 LEONE XIII

LETTERA

L'ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO PERPETUO IN ITALIA*

 

Al diletto Figlio Costanzo Maria Becchi, dei Predicatori, Direttore dell'Assoc. del Rosario Perpetuo in Italia.

Le nostre ferme speranze di quattro anni fa, quando scrivemmo l'Enciclica sul Rosario di Maria, sono dunque ora un fatto compiuto non solo, ma che di giorno in giorno sempre più si riafferma. Mentre che, come tu ci hai fatto sapere, anche in Italia si è organizzata l'Associazione del Rosario Perpetuo, e già più migliaia di cattolici di giorno e di notte si succedono gli uni agli altri, per implorare, col Rosario, lode e supplica perenne, sopra di loro e sulla Chiesa travagliata i favori della divina Madre. Questo è per noi gioia grandissima, per Noi che fin dall'infanzia affettuosamente amammo la Madre di Dio, e sempre sperimentammo quanto utilmente si ripongano nel suo patrocinio le nostre speranze. Quindi è che, non solamente lodiamo il fruttuoso lavoro, con cui in ciò ti adoprasti; ma esortiamo tutti i fedeli, perchè ognuno si arruoli a questa legione di preganti sotto il vessillo di Maria, e pronti stiano al dovere.

Affinchè poi con più zelo ciò avvenga, a te in primo luogo, ed a tutti gli altri già ascritti o che si ascriveranno al Rosario Perpetuo, arra dei favori del cielo, impartiamo di cuore l'Apostolica Benedizione.

Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 28 marzo dell'anno 1901, vigesimoquarto del Nostro Pontificato.

 

LEO PP. XIII

 


*ASS, vol. XXXIII (1900-1901), pp. 641-642.



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