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CAPITOLO âSECONDO
NELLA
CRISI
DELLâIMPEGNO
COMUNITARIO
50.âPrima di parlare di alcune questioni fonda-
mentali relative allâazione evangelizzatrice, con-
viene ricordare brevemente qual è il contesto nel
quale ci tocca vivere ed operare. Oggi si suole
parlare di un âeccesso diagnosticoâ, che non
sempre è accompagnato da proposte risolutive
e realmente applicabili. Dâaltra parte, neppure ci
servirebbe uno sguardo puramente sociologico,
che abbia la pretesa di abbracciare tutta la realtÃ
con la sua metodologia in una maniera solo ipo-
teticamente neutra ed asettica. Ciò che intendo
offrire va piuttosto nella linea di un
discernimento
evangelico
. Ã lo sguardo del discepolo missionario
che « si nutre della luce e della forza dello Spirito
Santo ».
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51.âNon è compito del Papa offrire unâanali-
si dettagliata e completa sulla realtà contempo-
ranea, ma esorto tutte le comunità ad avere una
« sempre vigile capacità di studiare i segni dei tem-
pi ».
54
Si tratta di una responsabilità grave, giacché
53
âG
iovanni
P
aolo
II, Esort. ap. postsinodale
Pastores
dabo vobis
(25 marzo 1992), 10:
AAS
84 (1992), 673.
54
âP
aolo
VI, Lett. enc.
Ecclesiam suam
(6 agosto 1964), 19:
AAS
56 (1964), 632.