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Immagine di questa ricerca sono i Magi,
guidati dalla stella fino a Betlemme (cfr
Mt
2,1-
12). Per loro la luce di Dio si è mostrata come
cammino, come stella che guida lungo una strada
di scoperte. La stella parla così della pazienza di
Dio con i nostri occhi, che devono abituarsi al
suo splendore. LâÂÂuomo religioso è in cammino
e deve essere pronto a lasciarsi guidare, a uscire
da sé per trovare il Dio che sorprende sempre.
Questo rispetto di Dio per gli occhi dellâÂÂuomo ci
mostra che, quando lâÂÂuomo si avvicina a Lui, la
luce umana non si dissolve nellâÂÂimmensità lumi-
nosa di Dio, come se fosse una stella inghiottita
dallâÂÂalba, ma diventa più brillante quanto è più
prossima al fuoco originario, come lo specchio
che riflette lo splendore. La confessione cristia-
na di Gesù, unico salvatore, afferma che tutta
la luce di Dio si è concentrata in Lui, nella sua
âÂÂvita luminosaâÂÂ, in cui si svela lâÂÂorigine e la con-
sumazione della storia.
31
Non câÂÂè nessuna espe-
rienza umana, nessun itinerario dellâÂÂuomo verso
Dio, che non possa essere accolto, illuminato e
purificato da questa luce. Quanto più il cristiano
sâÂÂimmerge nel cerchio aperto dalla luce di Cristo,
tanto più è capace di capire e di accompagnare la
strada di ogni uomo verso Dio.
Poiché la fede si configura come via, essa ri-
guarda anche la vita degli uomini che, pur non
credendo, desiderano credere e non cessano di
31
âÂÂCfr C
ongregazione
per
la
D
ottrina
della
F
ede
,
Dich.
Dominus Iesus
(6 agosto 2000), 15:
AAS
92 (2000), 756.