Lumen Fidei - page 43

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E tuttavia, questo incontro con il Dio della
Parola non ha portato sant’Agostino a rifiutare
la luce e la visione. Egli ha integrato ambedue
le prospettive, guidato sempre dalla rivelazione
dell’amore di Dio in Gesù. E così ha elaborato
una filosofia della luce che accoglie in sé la reci-
procità propria della parola e apre uno spazio alla
libertà dello sguardo verso la luce. Come alla pa-
rola corrisponde una risposta libera, così la luce
trova come risposta un’immagine che la riflette.
Sant’Agostino può riferirsi allora, associando
ascolto e visione, alla « parola che risplende all’in-
terno dell’uomo ».
29
In questo modo la luce di-
venta, per così dire, la luce di una parola, perché
è la luce di un Volto personale, una luce che, illu-
minandoci, ci chiama e vuole riflettersi nel nostro
volto per risplendere dal di dentro di noi. D’al-
tronde, il desiderio della visione del tutto, e non
solo dei frammenti della storia, rimane presente
e si compirà alla fine, quando l’uomo, come dice
il Santo di Ippona, vedrà e amerà.
30
E questo, non
perché sarà capace di possedere tutta la luce, che
sempre sarà inesauribile, ma perché entrerà, tutto
intero, nella luce.
34. La luce dell’amore, propria della fede, può
illuminare gli interrogativi del nostro tempo sulla
verità. La verità oggi è ridotta spesso ad autentici-
tà soggettiva del singolo, valida solo per la vita in-
29
De Trinitate
, XV, 11, 20:
PL
42, 1071: “
verbum quod intus
lucet
”.
30
 Cfr
De civitate Dei
, XXII, 30, 5:
PL
41, 804.
1...,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42 44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,...88
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