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Medioevo, segue questa tradizione quando com-
menta un versetto del Cantico dei Cantici in cui
lâÂÂamato dice allâÂÂamata: I tuoi occhi sono occhi di
colomba (cfr
Ct
1,15).
21
Questi due occhi, spiega
Guglielmo, sono la ragione credente e lâÂÂamore,
che diventano un solo occhio per giungere a con-
templare Dio, quando lâÂÂintelletto si fa «âÂÂintelletto
di un amore illuminato ».
22
28.âÂÂQuesta scoperta dellâÂÂamore come fonte di
conoscenza, che appartiene allâÂÂesperienza origi-
naria di ogni uomo, trova espressione autorevo-
le nella concezione biblica della fede. Gustando
lâÂÂamore con cui Dio lo ha scelto e lo ha generato
come popolo, Israele arriva a comprendere lâÂÂuni-
tà del disegno divino, dallâÂÂorigine al compimento.
La conoscenza della fede, per il fatto di nascere
dallâÂÂamore di Dio che stabilisce lâÂÂAlleanza, è co-
noscenza che illumina un cammino nella storia.
àper questo, inoltre, che, nella Bibbia, verità e
fedeltà vanno insieme: il Dio vero è il Dio fedele,
Colui che mantiene le sue promesse e permette,
nel tempo, di comprendere il suo disegno. Attra-
verso lâÂÂesperienza dei profeti, nel dolore dellâÂÂesi-
lio e nella speranza di un ritorno definitivo alla
città santa, Israele ha intuito che questa verità di
Dio si estendeva oltre la propria storia, per ab-
bracciare la storia intera del mondo, a cominciare
dalla creazione. La conoscenza della fede illumi-
21
âÂÂCfr
Expositio super Cantica Canticorum
, XVIII, 88:
CCL
,
Continuatio Mediaevalis
87, 67.
22
Ibid.
, XIX, 90:
CCL
,
Continuatio Mediaevalis
87, 69.