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per sorreggersi. La fede ha una forma necessa-
riamente ecclesiale, si confessa dallâÂÂinterno del
corpo di Cristo, come comunione concreta dei
credenti. ÃÂ da questo luogo ecclesiale che essa
apre il singolo cristiano verso tutti gli uomini. La
parola di Cristo, una volta ascoltata e per il suo
stesso dinamismo, si trasforma nel cristiano in ri-
sposta, e diventa essa stessa parola pronunciata,
confessione di fede. San Paolo afferma: «Con il
cuore infatti si crede [â¦], e con la bocca si fa la
professione di fede⦻ (
Rm
10,10). La fede non è
un fatto privato, una concezione individualistica,
unâÂÂopinione soggettiva, ma nasce da un ascolto
ed è destinata a pronunciarsi e a diventare an-
nuncio. Infatti, « come crederanno in colui del
quale non hanno sentito parlare? Come ne sen-
tiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? »
(
Rm
10,14). La fede si fa allora operante nel cri-
stiano a partire dal dono ricevuto, dallâÂÂAmore che
attira verso Cristo (cfr
Gal
5,6) e rende partecipi
del cammino della Chiesa, pellegrina nella storia
verso il compimento. Per chi è stato trasformato
in questo modo, si apre un nuovo modo di vede-
re, la fede diventa luce per i suoi occhi.