Lumen Fidei - page 30

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quella greca della comprensione. Tuttavia, questa
traduzione, che accettava certamente il dialogo
con la cultura ellenistica, non è estranea alla di-
namica profonda del testo ebraico. La saldezza
che Isaia promette al re passa, infatti, per la com-
prensione dell’agire di Dio e dell’unità che Egli
dà alla vita dell’uomo e alla storia del popolo. Il
profeta esorta a comprendere le vie del Signore,
trovando nella fedeltà di Dio il piano di saggezza
che governa i secoli. Sant’Agostino ha espresso
la sintesi del “comprendere” e dell’“essere saldo”
nelle sue Confessioni, quando parla della verità,
cui ci si può affidare per poter restare in piedi:
« Sarò saldo e mi consoliderò in te, […] nella tua
verità ».
17
Dal contesto sappiamo che sant’Ago-
stino vuole mostrare il modo in cui questa verità
affidabile di Dio è, come emerge nella Bibbia, la
sua presenza fedele lungo la storia, la sua capacità
di tenere insieme i tempi, raccogliendo la disper-
sione dei giorni dell’uomo.
18
24. Il testo di Isaia, letto in questa luce, porta a
una conclusione: l’uomo ha bisogno di conoscen-
za, ha bisogno di verità, perché senza di essa non
si sostiene, non va avanti. La fede, senza verità,
non salva, non rende sicuri i nostri passi. Resta
una bella fiaba, la proiezione dei nostri desideri
di felicità, qualcosa che ci accontenta solo nella
misura in cui vogliamo illuderci. Oppure si riduce
a un bel sentimento, che consola e riscalda, ma
17
 XI, 30, 40:
PL
32, 825.
18
 Cfr
ibid.
, 825-826.
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...88
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