Lumen Fidei - page 39

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Come si arriva a questa sintesi tra l’udire e il
vedere? Diventa possibile a partire dalla persona
concreta di Gesù, che si vede e si ascolta. Egli
è la Parola fatta carne, di cui abbiamo contem-
plato la gloria (cfr
Gv
1,14). La luce della fede è
quella di un Volto in cui si vede il Padre. Infatti,
la verità che la fede coglie è, nel quarto Vangelo,
la manifestazione del Padre nel Figlio, nella sua
carne e nelle sue opere terrene, verità che si può
definire come la “vita luminosa” di Gesù.
24
Ciò
significa che la conoscenza della fede non ci invi-
ta a guardare una verità puramente interiore. La
verità che la fede ci dischiude è una verità centra-
ta sull’incontro con Cristo, sulla contemplazione
della sua vita, sulla percezione della sua presenza.
In questo senso, san Tommaso d’Aquino parla
dell’
oculata fides
degli Apostoli — fede che vede!
— davanti alla visione corporea del Risorto.
25
Hanno visto Gesù risorto con i loro occhi e han-
no creduto, hanno, cioè, potuto penetrare nella
profondità di quello che vedevano per confessare
il Figlio di Dio, seduto alla destra del Padre.
31. Soltanto così, attraverso l’Incarnazione,
attraverso la condivisione della nostra umanità,
poteva giungere a pienezza la conoscenza pro-
pria dell’amore. La luce dell’amore, infatti, nasce
quando siamo toccati nel cuore, ricevendo così
24
 Cfr H. S
chlier
,
Meditationen über den Johanneischen Be-
griff der Wahrheit
, in:
Besinnung auf das Neue Testament. Exegetische
Aufsätze und Vorträge 2
, Freiburg, Basel, Wien 1959, 272.
25
 Cfr
S. Th
. III, q. 55, a. 2, ad 1.
1...,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38 40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,...88
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