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dianamente tempo alla preghiera e di partecipare
fedelmente ai loro riti religiosi. Al tempo stesso,
molti di loro sono profondamente convinti che
la loro vita, nella sua totalità , è di Dio e per Lui.
Riconoscono anche la necessità di rispondere a
Dio con un impegno etico e con la misericordia
verso i più poveri.
253.âPer sostenere il dialogo con lâIslam è indi-
spensabile la formazione adeguata degli interlo-
cutori, non solo perché siano solidamente e gio-
iosamente radicati nella loro identità , ma perché
siano capaci di riconoscere i valori degli altri, di
comprendere le preoccupazioni soggiacenti alle
loro richieste e di fare emergere le convinzioni
comuni. Noi cristiani dovremmo accogliere con
affetto e rispetto gli immigrati dellâIslam che ar-
rivano nei nostri Paesi, così come speriamo e
preghiamo di essere accolti e rispettati nei Paesi
di tradizione islamica. Prego, imploro umilmen-
te tali Paesi affinché assicurino libertà ai cristiani
affinché possano celebrare il loro culto e vivere
la loro fede, tenendo conto della libertà che i cre-
denti dellâIslam godono nei paesi occidentali! Di
fronte ad episodi di fondamentalismo violento
che ci preoccupano, lâaffetto verso gli autentici
credenti dellâIslam deve portarci ad evitare odio-
se generalizzazioni, perché il vero Islam e unâade-
guata interpretazione del Corano si oppongono
ad ogni violenza.
254.âI non cristiani, per la gratuita iniziativa di-
vina, e fedeli alla loro coscienza, possono vivere