| Città del Vaticano, 2 aprile 2000 | Servizio sperimentale a cura di Piero Di Domenicantonio |
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Un pellegrinaggio giubilare C'è una Grotta, una Culla, nel cuore di questo pellegrinaggio giubilare. È il luogo dove si è avverata la profezia di Isaia: «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio...». È il luogo dove la storia del mondo e la storia della salvezza si sono incontrate duemila anni fa per unirsi indissolubilmente. È il luogo dove il Natale di Cristo è divenuto evento eterno, quotidiano. Oggi il Successore di Pietro è in ginocchio presso quella Grotta. È in preghiera accanto a quella Culla. Questo momento è il culmine non solo del pellegrinaggio in Terra Santa, ma dell'intero itinerario giubilare che la Chiesa sta compiendo in questi mesi per celebrare il bimillenario della nascita del Salvatore. |
Alle radici della fede e della Chiesa - «Dopo essere stato in Terra Santa durante il Concilio Vaticano II, ho avuto ora la grazia di tornarvi, insieme con alcuni miei Collaboratori, proprio nell'Anno del Grande Giubileo, bimillenario della nascita del Salvatore. È stato come un tornare alle origini, alle radici della fede e della Chiesa». Così Giovanni Paolo II ha condiviso con gli oltre sessantamila fedeli radunati in Piazza San Pietro per l'udienza generale di mercoledì 29 marzo la gioia e l'emozione del pellegrinaggio giubilare in Terra Santa, compiuto dal 20 al 26 marzo.
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