Città del Vaticano, 3 Dicembre 2000 | Servizio sperimentale a cura di Piero Di Domenicantonio |
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bisogna ritornare al Concilio 26 novembre 2000: una domenica piovosa che si è trasformata in una giornata interiormente solare. Si celebra il Giubileo dell'Apostolato dei Laici. E proprio in questa occasione Giovanni Paolo II ha riaperto in Piazza San Pietro i grandi orizzonti del Concilio Vaticano II. Lo ha fatto nell'anno del Grande Giubileo. Lo ha fatto in occasione del trentacinquesimo anniversario della conclusione, avvenuta l'8 dicembre 1965. Lo ha fatto con un gesto simbolico carico di storia e denso di futuro: il Papa ha consegnato ad alcuni laici i documenti conciliari. È la consegna del Concilio alle nuove e nuovissime generazioni di laici impegnati. Si è avvertito il respiro del Concilio, si è rivissuto il fervore ecclesiale di anni singolari. È riesplosa quella passione per il Concilio che ha animato un'intera generazione di laici. Abbiamo di nuovo sentito la responsabilità di avere il Concilio nelle nostre mani. Una responsabilità che esige una sola fondamentale condizione: "non avere paura di accettare la sfida di essere uomini e donne santi". Qui c'è il segreto della passione per il Concilio. E quell'"io dico" - pronunciato dal Papa con umiltà ricca di forza - ha dischiuso una stagione nuova ed innovante della storia del laicato cattolico. La stagione di questi primi anni del Terzo Millennio.
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